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Lunedì 1 settembre 2014, a L’Aquila, alla presenza del Sindaco della città dell’Aquila, Massimo Cialente, e del Chief Downstream & Industrial Operations Officer di Eni, Salvatore Sardo, è stato illustrato il piano di restauro e parziale ricostruzione della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

Il progetto nasce da un modello unico di collaborazione istituzionale che affida alla Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici dell’Abruzzo la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza; mentre le attività tecnico – scientifiche sono state garantite da un gruppo di università (Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma e l’Università de L’Aquila) integrato da geologi e ingegneri Eni.

Con il progetto di restauro della Basilica di Collemaggio, Eni vuole restituire alla Comunità Aquilana il monumento nella sua interezza rispettandone la sacralità e il significato storico. In seguito al Protocollo d’Intesa “Ripartire da Collemaggio” firmato nel 2012, sono state realizzate indagini tecniche e ricerche storiche e sono state completate tutte le fasi della progettazione.
Attualmente sono iniziate le attività per l’assegnazione dell’appalto all’impresa esecutrice e il progetto entra nella fase della costruzione vera e propria, il cui completamento è previsto entro fine 2016.

Fonte: ungiornoacollemaggio.it

6 aprile 2014

IL “CAPPELLO”  SÍ, IL “BANCHETTO” NO!

LA STORIA SI RIPETA: DOPO I REFERENDUM, ORA E’ LA VOLTA DELLA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER L’AQUILA

leggCon la pubblicazione dell’articolo dell’Espresso sulla “Proposta di Legge di Iniziativa Popolare  per L’Aquila” insorgono i Promotori della Legge che smascherano le manovre dei politici per “mettere il cappello” e accaparrarsi la paternità di un’iniziativa che non hanno MAI promosso.

IN GIRO PER LE PIAZZE, NEI LUOGHI PUBBLICI, NEGLI OSPEDALI … ABBIAMO VISTO RACCOGLIERE LE FIRME PER LA LEGGE GENTE COMUNE, AQUILANI APPUNTO, NON BUROCRATI DI PARTITO CHE SI AUTODEFINISCE DEMOCRATICO !

leggi l’art. de IL CENTRO  del 16 ottobre page-rsh (1) Legge popolare, polemica sulle firme

La proposta di legge per la Ricostruzione in Abruzzo sarà discussa in aula alla Camera il  17 ottobre.

legg

Gli  Aquilani hanno vinto la loro prima battaglia

L’AQUILA.

Dopo la pausa estiva riprendono i processi per i crolli del 6 aprile.

Si inizia venerdì 16 settembrecon il processo per il crollo del palazzo di Via D’Annunzio.

Nel crollo del palazzo di via D’Annunzio sono morte 13 persone. Sotto accusa, per i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni,un ingegnere e un tecnico.

Le altre udienze riguardano:

1) VIA XX SETTEMBRE 79. Fissata al 19 settembre  la perizia disposta dal giudice sul crollo del palazzodi via XX Settembre 79.

Nove sono state le vittime. Gli indagati  sono sette.

2) COMMISSIONE GRANDI RISCHI. E’ il procedimento più atteso, quello che ha maggiormente coinvolto gli Aquilani e l’opinione pubblica italiana.

Imputati sono tutti e sette i componenti della Commissione Grandi Rischi, che parteciparono alla riounione del 31 marzo 2009, quando tutta la popolazione aquilana era ormai all’estremo per lo stress  di  mesi e mesi di scosse di terremoto.

Quella riunione si concluse, si sa, con un nulla di fatto e un sostanziale messaggio di ottimismo che si rivelò fatale sei giorni dopo . Il  20 settembre si terrà la prima udienza.C’è molta attesa per questo processo, tenacemente voluto dai familiari dei giovani studenti universitari, che quella notte andarono a dormire tranquillizzati: “tanto non sarebbe successo nulla…”

Il processo ha preso le mosse dalla denuncia dell’ aquilano Antonio Valentini che per primo sollevò accuse sulle «affermazioni rassicuranti che hanno fuorviato la gente», il cosiddetto «mancato allarme».

3) VIA STURZO. Venerdì 7 ottobre prima udienza per il crollo di via Luigi Sturzo 39, dove morirono 21 persone. L’unico imputato è uno dei progettisti dell’edificio, di 85 anni. Anche in questo processo si parla di «calcestruzzo scadente,  carenze costruttive consistenti nel numero minimo di staffe di collegamento delle armature, errori di progetto e di calcolo».

4) VIA ROMA 18. Venerdì 28 ottobre Tre ingegneri e un costruttore dovranno rispondere dell’accusa di lesioni e cooperazione in disastro colposo.

5) CASA DELLO STUDENTE. Undici gli imputati per Il crollo della Casa dello Studente, dove sono state spezzate otto giovanivite.

Le immagini drammatiche del crollo della Casa dello Studente sono certamente quelle che maggiormente hanno segnato le nostre coscienze e difficilmente potranno essere dimenticate.

Grande forza combattiva hanno mostrato i familiari delle Vittime della Casa dello Studente: con il Comitato da loro fondato all’indomani del 6 aprile sono

sempre stati  in prima fila, insieme all’Avus, in ogni manifestazione,sotto la neve o con la pioggia, in questi 2 anni e mezzo  a  tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla Tragedia Aquilana, puntando il dito accusatorio contro quelle Autorità che dovevano proteggere i loro figli e non lo hanno fatto.

6) VIA POGGIO S.MARIA: 19 le vittime. Unico imputato un 95enne imprenditore.

7) CONVITTO NAZIONALE. Il 29 novembre riprende il processo per il crollo del Convitto nazionale che ha stroncato la vita a tre giovani ragazzi. Gli imputati sono 2.

Segui le inchieste sul Terremoto nella cronca de IL CENTRO


GIUSTIZIA PER TUTTE QUESTE GIOVANI VITTIME A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO!

A.C.

“C’è quella da cartolina, dove si mangia bene e i problemi non esistono o, alla peggio, si risolvono da soli.

E c’è poi un’altra Italia fatta di povertà emergenti o consolidate, di disoccupazione e precariato, di mercificazione delle donne, di conflitti d’interesse, di uso politico dei media.”

Questa è l’Italia vista dalla giornalista del TG1 Maria Luisa Busi nel suo libro “Brutte notizie” che oggi presenterà a L’Aquila.

maria Luisa Busi

Maria Luisa Busi

La giornalista, volto notissimo del TG1, fu fortemente contestata con la sua troupe durante le riprese per un servizio su L’Aquila.

Quell’episodio ha  certamente  scosso la sua sensibilità di giornalista proprio perché colpita nella sua professionalità.

Nel maggio 2010 ha dato le dimissioni  a causa delle numerose divergenze con il direttore del TG1.

«… Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. E’ quello che accade quando si privilegia la comunicazione all’informazione, la propaganda alla verifica …»

Queste le sue parole nella lettera di dimissioni inviata al suo Direttore della testata del TG1

Nel libro che presenterà oggi, oltre alle vicende note della crisi economica e istituzionale,l’attenzione è naturalmente rivolta al Post-sisma e alla condizione degli Aquilani

“una giornalista dovrebbe avere il diritto (e il dovere) di raccontare tutto questo. Ma da noi non funziona più così.”.

(Maria Luisa Busi)

GUARDA IL VIDEO della CONTESTAZIONE

capodannocasematte

L’AQUILA, 25 aprile ANTEPRIMA DI “COMANDO E CONTROLLO” Continue reading »

carriole21,3._1Sono tornati: c’era da giurarlo!

Con le loro carriole, con le tute bianche

Con i loro caschi gialli e rossi

I loro guanti da muratori

Da quel giorno orrendo di “chi rideva nel suo letto”

Non hanno mancato un appuntamento

E’ uno tsunami che tutto travolge,

transenne, divieti, “zona rossa”

Entra nella città,

di piazza in piazza

Trascina e porta via,

Sgombra le macerie

lì ferme dal 6 aprile …

“Abruzzesi forti e gentili”

così li blandiva chi sperava

e faceva male i suoi conti

per trascinarli sotto l’Arco di Trionfo, dietro il carro del Vincitore

Abruzzesi tenaci e cocciuti

Come le pietre dei loro Monti

Popolo di agricoltori, pastori, emigranti

Ce l’hanno nel DNA, nel sangue

la terra,  la casa,  la Città

Nessuno li può fermare

aquilamuore2

“ L’AQUILA MUORE SE LASCIATA SOLA!  „

E’ il grido del Prelato che ha imbrattato la tonaca nera

spalando le  macerie di Piazza Palazzo

con il suo gregge,  “il popolo delle carriole”

«L’AQUILA NON MUORE»

CI SONO LORO,  GLI AQUILANI, I SUOI FIGLI

prof. Angelo Civitareale                     21 marzo 2010

Più di 5000 Aquilani armati di pale e carriole spalano le macerie diPiazza Palazzo

dalla copertina de IL CENTRO 1 marzo 2010

dalla copertina de IL CENTRO 1 marzo 2010

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► PEZZI DI CITTA’ di Luca Cococcetta

Donne, bambini, anziani, giovani, tanti giovani …

Sul loro volto c’è gioia, c’è il sorriso di chi ha ritrovato la sua città …

Di chi sa che un giorno, presto,  tornerà e  riempirà con  urla di gioia con tutta la  forza vitale della speranza le vie del  Centro che ora sono mute e sembrano assopite.

Torneranno e allora quelle vie spente, morte, ricolme  di macerie torneranno a vivere.

L’Aquila tornerà a vivere!

di Francesco Paolucci

Gli Aquilani sono tornati più numerosi e combattivi, per appendere simbolicamente le chiavi delle loro case sulle transenne del Corso “espropriato” .

RIPRENDIAMOCI LA CITTA’

vai_rosso al video ► di repubblica.it

l film sul ‘metodo Augustus’ della Protezione civile

Trailer del film-documentario di Alberto Puliafito, prodotto da Fulvio Nebbia per iK Produzioni  sull’operato del dipartimento di Protezione Civile a L’Aquila durante l’emergenza terremoto: la ricostruzione, la gestione dei media, le deroghe alle leggi vigenti, gli appalti e le ordinanze: è la “shock economy” all’italiana

La prima internazionale del film è prevista a New York il 6 aprile 2010, per la comunità italiana.
(fonte repubblica.it)

vai_rosso ► sito del film