“Bertolaso sindaco? Qui ha fatto solo danni”

Pubblicato il: 22/02/2016 16:01

Bertolaso, ma non ti vergogni neanche un po’ ?”.

A scriverlo, in una lettera rivolta ai cittadini romani, sono il Comitato 3e32 /CaseMatte, Appello per L’Aquila, Link Studenti Indipendenti L’Aquila, Unione degli Studenti L’Aquila, Legambiente L’Aquila, Asilo Occupato L’Aquila.

Nella missiva, che segue le dichiarazioni di Guido Bertolaso – candidato sindaco al Campidoglio per il centrodestra – che ha definito Roma una città “terremotata”, le associazioni si rivolgono ai romani.

“Cari romani, con questa lettera vorremo cercare di raccontarvi brevemente tutti i danni, le speculazioni e le ingiustizie che ha causato Guido Bertolaso sul nostro territorio: L’Aquila”, scrivono. Il 30 marzo 2009, una settimana prima del terremoto, Bertolaso organizzò la commissione grandi rischi all’Aquila, ricordano. “Per effetto di questa ‘operazione’ molte persone sono rimaste serene nelle proprie case la notte del terremoto”, sottolineano.

“Fin da subito dopo il terremoto, Bertolaso, commissario per l’emergenza, ha utilizzato i suoi poteri per ostacolare in tutti i modi la partecipazione e l’autorganizzazione della popolazione – proseguono – vietando assemblee e volantinaggi nelle tendopoli, trasferendo metà della popolazione in altre città e in altre regioni, e reprimendo ogni tipo di protesta, grazie alla complicità del prefetto e vice commissario Franco Gabrielli”.

“Con le palazzine del Progetto Case e le sue 19 ‘new town’ Bertolaso ha sostanzialmente contribuito alla devastazione del territorio aquilano – sostengono – occupando circa 460 ettari fuori città (più dell’estensione del centro storico aquilano) e favorendo, grazie alla deroga sugli appalti dovuta all’emergenza, le imprese che hanno costruito tali alloggi ad un costo intorno ai 3mila euro a metro quadro”. E, ancora, proseguono le associazioni, “dopo 5 anni in alcuni di questi Progetti Case antisismici sono crollati i balconi e senza che ci fosse bisogno di un terremoto”.

“Il nostro è un appello ai romani (e a tutta Italia) – aggiungono – questi personaggi appartenenti alla classe politica, che si definiscono come ‘tecnici’ o ‘bipartisan’ in realtà nascondono la peggiore politica”.
Fonte adnkronos.com

E’ molto lontano quel 23 Dicembre 2008 quando apparve sull’Espresso, quasi inosservato, l’articolo-inchiesta di Fabrizio Gatti “SCANDALO FORMATO G8”  che denunciava gli ‘affari’di quella che sarà poi dai Mass Media denominata   “LA CRICCA”. (Leggi l’art. dell’Espresso)

Poi c’è stato il 6 aprile, il Terremoto dell’Aquila, i Funerali di Stato, le Tendopoli, la Protezione Civile, il Presidente col caschetto da pompiere,  lo spostamento del G8 dalla Maddalena all’Aquila, lo show dei Grandi della terra tra le Macerie ancora grondanti di sangue delle 309 Vittime del sisma, poi il “Miracolo italiano” : le C.A.S.E. … poi la «rivolta delle Carriole», le manganellate davanti al Parlamento … poi la “Ricostruzione che stenta a partire” … poi… poi più nulla … solo una Città … L’Aquila “città morta” …

Oggi ci sono i familiari di quelle 309 vittime che aspettano giustizia!!!

… e ci avevano detto che avrebbero impedito alla mafia di arrivare all’Aquila…

Nuovo allarme contro la mafia del Procuratore Capo di L’Aquila Rossini, dopo le denuncia  dei Servi Segreti italiani, Continue reading »

Arrestati Piscicelli e Cerruti

Racconto’ di aver riso per il sisma dell’Aquila. Ai domiciliari l’avvocato romano

05 marzo, 09:33

Pericolo di infiltrazioni mafiose negli appalti della Ricostruzione e nello smaltimento delle macerie. E’ la denuncia dei Servizi Segreti.

Roma, 18 febbraio Montecitorio
Manifestazione dei Terremotati  Aquilan
i

Ghedini contestato, scappa in libreria

vai_rosso ► al video di repubblica.it

Copertina de IL CENTRO del 17 febbraio 2010

Copertina de IL CENTRO del 17 febbraio 2010

Leggi l’articolo:

“Vinto il primo appalto: ferie all’Aquila”

Telefonate tra referenti locali e imprese coinvolte: “Tanta roba”

L’AQUILA. «Primo appalto ok, ferie all’Aquila». Le risate proseguono via sms, quando l’imprenditore abruzzese comunica al suo corrispondente toscano che, sì, la prima bandierina è stata piazzata. E ora ne seguiranno delle altre. Tanto che le ferie toccherà passarle all’Aquila. Questi i contenuti di alcune intercettazioni inserite nel procedimento della procura di Firenze nell’inchiesta su appalti e corruzione. Imprenditori e funzionari pubblici parlano costantemente del sisma in Abruzzo e delle sue opportunità.

«SEI ESCAVATORI». L’imprenditore Francesco De Vito Piscicelli parla con il cognato Pierfrancesco Gagliardi. La telefonata è del 9 aprile. Gagliardi: «…Senti un po’ ma… tu vuoi fare… un bel… un bell’appalto sul lago di Garda… da 7 milioni… o è troppo lontano… è una rottura di c…». Piscicelli: «… No… lascia perdere… mò c’é il terremoto da seguire…». G.: «…Sì, giusto, bisogna concentrarsi lì…». P.: «…Capito? G.: «…Perché lì partono a duemila all’ora adesso… P.: «…Ma già mi hanno chiamato a me…» G.: «…ma veramente? P.: «…Sì, la prossima settimana devo dare sei escavatori… venti camion…». G.: «…Li devi dare…?». P.: «…Sì…». G.: «…così…». P.: «…Sì così funziona nelle emergenze… tutto in economia…». G.: «…Ah!…glieli dai e poi dopo si fa in economia… cioè tot ore, tot al giorno…». P.: «…Sì…sì, sì…». G.: «…Ah…». P.: «…Questo per le emergenze…». G.: «…Uhm, uhm… certo lì adesso ci fanno carne da porco lì…». P.: «…Eh là c’è da ricostruire dieci anni…».

DI NARDO. Il 16 aprile il funzionario ministeriale Antonio Di Nardo informa l’imprenditore Piscicelli che un incontro con Denis Verdini coordinatore Pdl si può organizzare al Circolo della caccia in piazza Fontanella Borghese, a Roma, per restare al riparo da occhi indiscreti. Di Nardo: «…Senti io penso martedì facciamo quell’incontro… quello con Denis… con questo però andiamo al Circolo o no… hai detto così?… non vuole gente che vede…». Piscicelli: «E allora ce ne andiamo al Circolo… noi tre».

SMS: FERIE ALL’AQUILA. Questa l’intercettazione dell’sms che Liborio Fracassi, di Avezzano, direttore tecnico del consorzio «Federico II», il 22 luglio 2009 spedisce all’ indagato Riccardo Fusi presidente della toscana Btp: «Abbiamo vinto il primo appalto: una scuola per 7,3 milioni da consegnare chiavi in mano il 10 settembre. È il primo, gli altri a breve. Ferie all’Aquila».

«LÌ TI CONOSCONO». Fra i politici in contatto con Fusi c’è anche Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale della Toscana, che subito dopo una visita all’Aquila, il 16 luglio, nella quale consegna 500mila euro della sua Regione a Gianni Chiodi, chiama al telefono l’imprenditore. Nencini: «Ascolta bello sto venendo via ora dall’Aquila… ho parlato di te… ma lì sei conosciuto…». Fusi: «Sono conosciuto però murano quegli altri, capito… sì. sì… ma se tu ci metti le mani te è meglio». Nencini fa capire che s’impegnerà per promuovere un incontro.

«TANTA ROBA». Ecco il contenuto di un colloquio tra Liborio Fracassi (Consorzio Federico II) e l’i mprenditore toscano Riccardo Fusi considerato, insieme a Piscicelli e a Vincenzo Di Nardo, tra i «favoriti» del coordinatore nazionale Pdl Denis Verdini. I due parlano dei lavori all’Aquila e in particolare negli immobili Carispaq. Fusi: «Scusi, si è visto con quella persona di Vasto?». Fracassi: «Sì, sono andato, l’ho incontrato, l’ho sentito, ma era impegnato con le elezioni e l’ho richiamato». Fusi: «Va bene, ma lì come va?». Fracassi: «Bene benissimo dico no bene, benissimo». Fusi: «Ah». Fracassi: «Già gliel’ho detto. L’ingegnere Marchetti ci ha firmato il nulla osta». Fusi: «Eh». Fracassi: «Stiamo già preparando tutti i preventivi adesso con la banca. Per cui abbiamo predisposto un po’ tutto… venerdì prossimo il consiglio d’amministrazione ci dà il via a fare sia l’opera dentro a palazzo Branconio che è quella della messa in salvaguardia di tutti i monumenti dentro a quel palazzo tutti affreschi, tutti decori… poi tutti i ponteggi sia del palazzo della banca sia del palazzo Branconio». Fusi: «La perdo, va via la voce». Fracassi: «Comunque c’è tanta roba. Stiamo facendo tanta roba». Fusi: «Bravo».

(Il Centro17 febbraio 2010)

noprotezionecivile Spa

Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L’Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Da mesi “gli angeli del terremoto” sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi.

A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco.

“Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica”, denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF. “Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!”.

“Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. – sottolinea Jiritano – vogliamo un’altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessità della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile. Per questo il 18 confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza di Monte Citorio per un no bertolaso day in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro”, conclude il dirigente RdB VVF.

Roma, 16 febbraio 2010

(fonte  www.3e32.com)

Pericolo infiltrazione della Mafia sulla Ricostruzione a L’Aquila.

A lanciare l’allarme è la Procura DIA:
Olga Capasso, uno dei quattro magistrati assegnati dalla Procura Nazionale Antimafia a quella Distrettuale Abruzzese per rafforzare la squadra che deve lavorare alla prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti legati all’emergenza e alla ricostruzione post-terremoto.
Questo il suo grido d’allarme del magistrato :

“Nel cratere del terremoto è sempre molto forte il pericolo di infiltrazioni di ‘ndrangheta, cosa nostra e, soprattutto, camorra’’.

” Stiamo lavorando.
La cosa difficile è che queste imprese non appaiono in prima persona, hanno tutte il certificato antimafia regolare, però andando a scovare si trova che le quote sociali sono possedute magari da camorristi, oppure che queste imprese che lavorano in Abruzzo e che hanno vinto appalti, sono collegate sistematicamente in Associazione temporanea di impresa con aziende calabresi legate alla ‘ndrangheta, e cosi’ via.
La difficoltà è appunto riuscire a provare  che dietro la faccia pulita di un’impresa in realtà c’é la criminalità organizzata che mangia i soldi della collettività”.

“E’ un allarme che ho fatto presente anche alla Commissione antimafia .E’ un allarme che condividono i miei colleghi che lavorano qui, la difficoltà è riuscire a trovare questi collegamenti perché gli stessi sono molto subdoli, nessuna impresa che è stata sequestrata per collegamenti con la criminalità organizzata ovviamente si presenta qui…Sono tantissime le aziende in odore di criminalità organizzata che hanno operato in questa fase”

Il magistrato ha ricordato  che in collegamento con la Prefettura è stata pronunciata la decadenza di due imprese con la revoca del certificato antimafia per infiltrazioni mafiose negli assetti societari.

L’Aquila,23 gennaio

Si è tenuta nell’Auditorium Carispaq la  riunione promossa dal “Comitato 3e32„  contro il DL 30 dicembre 2009 che trasforma la Protezione civile in Servizi spa.
continua a leggere → Continue reading »

9 giugno 2009 Protesta a Sulmona contro il Decreto Bertolaso

9 giugno La Valle Peligna protesta contro il Decreto Bertolaso

Continua la Telenovela del versamento delle tasse per le popolazioni terremotate: annunciata per telefono durante una seduta del Consiglio Regionale del 3o dicembre al Presidente Chiodi da parte del vice Letta, ha suscitato notevoli prese di posizioni. Soddisfazioni da una parte, soprattutto da parte di chi pensa che la Rinascita d’Abruzzo verrà dalla classe degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, perplessità e dubbi da parte di pensionati e lavoratori dipendenti che pagano le tasse fino all’ultimo cent e che stentano  ad arrivare alla fine del mese …
Gli Abruzzesi,” forti e gentili”, non hanno gli stessi diritti degli altri Italiani (vedi Terremoto Umbria e Marche), ma a loro vengono fatte “benevole concessioni”, magari per telefono, non per un diritto costituzionale, salve poi ritirarle “di nascosto” come è avvenuto alla vigilia del le elezioni amministrative del giugno scorso: i pensionati della Valle Peligna (  che pure ha avuto morti e distruzioni nel sisma del 6 aprile )  hanno avuto la sospensione dell’irpef  per soli 3 mesi (da settembre a novembre del 2009); ora sono esclusi dal “nobili concessioni” governative perchè non rientrano nei paesi nel Cratere, ad eccezione della sola Bugnara, che molto più lontana dall’epicentro del Terremoto rispetto alla stessa Sulmona,  è stata “riammessa” (miracolosamente!) nei 49 Comuni del Cratere del Decreto Bertolaso.

comune sulmonaposterremoto

Il Comune di Sulmona puntellato dopo il terremoto

Non mi pare di aver sentito su questo nessuna protesta da parte di autorità locali e deputati nazionali, che pure si erano mobilitati nel mese di giugno contro i decreti governativi che escludevano di fatto la Valle Peligna dai benefici fiscali a favore dei paesi terremotati!

9 giugno 2009 Sindaci della Valle Peligna in corteo a Sulmona

9 giugno 2009 Sindaci della Valle Peligna in corteo a Sulmona

Si dirà: “ I soldi non ci sono… L’Abruzzo ha avuto già tanto… Sono stati già spesi 1.200 mln per l’emergenza … Ci sono anche altre priorità da rispettare (lo stretto di Messina o le Centrali Nucleari da costruire)…!!!„

Come dire:«Chi ha avuto ha avuto…»!!!

Pubblico a tale proposito integralmente l’articolo apparso  su ilcentro.it:

Tasse e versamenti, voci dal labirinto

Critiche, proposte e invettive nei messaggi dei lettori sul sito internet del Centro.

di GIULIANO DI TANNA

«Questa sospensione delle tasse non è proprio così come dicono», avverte ken1, il 2 gennaio. «Perché tanto ritardo?», si chiede makavir, il giorno di Capodanno. Sono i messaggi dal «cratere», voci dei sopravissuti che si interrogano e interrogano sulla questione delle tasse. Voci e messaggi raccolti dal Centro sul suo sito internet (www.ilcentro.it) che, sulla complicata questione della sospensione del pagamento delle imposte (quali? fino a quando?), come su altri problemi nati dalla tragedia del terremoto del 6 aprile 2009, ha aperto le porte all’ascolto e alla discussione. Il tema che appassiona è quello della sospensione, per altri sei mesi degli obblighi fiscali, all’interno del cosiddetto «cratere sismico», firmata, alla fine dell’anno, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In sintesi: niente versamenti di tasse e contributi fino al 30 giugno 2010 per le popolazioni colpite dal terremoto.

La proroga riguarda i versamenti tributari, i contributi previdenziali ed assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. Dal provvedimento, invece, sono esclusi gli istituti assicurativi e di credito. Per quel che riguarda imposte e tasse comunali, la sospensione riguarda Tarsu e Ici, ma non le entrate patrimoniali. E non sono previsti rimborsi per chi ha versato l’Ici alla scadenza del 16 dicembre, come neppure sarà possibile recuperare l’Irpef trattenuta sulle buste paghe di novembre e sulle tredicesime. Quanto alle bollette, nessuna sospensione, invece, per il pagamento di quelle per luce, acqua e gas: da questo mese torneranno ad arrivare le bollette, mentre per il pregresso dovrebbe scattare la rateizzazione in 24 rate.

E si dovrà pagare anche il bollo auto. Insomma, un labirinto di regole ed eccezioni all’interno del quale si dipana il filo del dibattito fra gli aquilani sul sito online del nostro quotidiano. Scrive ancora ken1 nel suo commento «postato» il 2 gennaio: «Lavoratori dipendenti e pensionati non ne riceveranno alcun beneficio, perché tassati alla fonte. Da dicembre sulle buste paga è già “ritirata” l’Irpef come sempre. Non è sospesa infatti la “ trattenuta”, ma solo il termine di scadenza per il pagamento. Ma, come è noto, dipendenti e pensionati non “versano” in quanto tutto gli viene trattenuto. La questione dunque è molto meno generosa di quanto si vuol far credere». Makavir, il 1º gennaio, ha scritto: «A proposito, le tasse pagate da novembre a dicembre 2009 è ovvio che dovrebbero essere restituite, perché questa è la ratio del provvedimento: proroga di un beneficio che non si interrompe.

Spero che non ci siano intoppi “burocratici” su questo aspetto. Invito chi di dovere ed ha buona volontà a vigilare sull’immediata restituzione. O il buon Tremonti lo ha fatto di proposito per accaparrarsi l’irpef sulle tredicesime?». «Sospendere il pagamento delle tasse, per poi doverle totalmente restituire è una grande presa in giro», scrive tommi04, il 1º gennaio. «Auspico che si dia la possibilità a chi vuole, di rinunciare alla sospensione. Preferisco pagare il dovuto subito, piuttosto che avere per anni la pensione decurtata».

Si chiedeva ancora ken1, il 30 dicembre: «Ma non vi pare quantomeno improprio che una disposizione normativa come la sospensione temporanea delle gabelle ai terremotati venga annunciata per telefono ad una assemblea legislativa? Il consiglio regionale non rischia così di sembrare un talk show»?. Il 22 dicembre, prima del provvedimento del governo, un lettore dal nickname programmatico, rapina99, ammoniva: «L’irpef è l’unica tassa che cresce proporzionalmente al reddito e, quindi, beneficia della sospensione in modo significativo solo chi percepisce un elevato reddito, beneficia di briciole chi percepisce uno stipendio medio-basso, non beneficia di un bel niente chi ha perso il lavoro».

(05 gennaio 2010)

caoscalmo di fabio masi

L’Unione degli studenti Universitari Aquilani chiede conto alla Presidenza della Regione Abruzzo della gestione della Casa dello Studente, costruita con i fondi pubblici della regione lombardia e affidata alla Curia de L’Aquila.