AQUILAGATE «Per me si va nella città dolente» Commissione Grandi Rischi: la Procura indaga
9 giugno 2009 Protesta a Sulmona contro il Decreto Bertolaso

9 giugno La Valle Peligna protesta contro il Decreto Bertolaso

Continua la Telenovela del versamento delle tasse per le popolazioni terremotate: annunciata per telefono durante una seduta del Consiglio Regionale del 3o dicembre al Presidente Chiodi da parte del vice Letta, ha suscitato notevoli prese di posizioni. Soddisfazioni da una parte, soprattutto da parte di chi pensa che la Rinascita d’Abruzzo verrà dalla classe degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, perplessità e dubbi da parte di pensionati e lavoratori dipendenti che pagano le tasse fino all’ultimo cent e che stentano  ad arrivare alla fine del mese …
Gli Abruzzesi,” forti e gentili”, non hanno gli stessi diritti degli altri Italiani (vedi Terremoto Umbria e Marche), ma a loro vengono fatte “benevole concessioni”, magari per telefono, non per un diritto costituzionale, salve poi ritirarle “di nascosto” come è avvenuto alla vigilia del le elezioni amministrative del giugno scorso: i pensionati della Valle Peligna (  che pure ha avuto morti e distruzioni nel sisma del 6 aprile )  hanno avuto la sospensione dell’irpef  per soli 3 mesi (da settembre a novembre del 2009); ora sono esclusi dal “nobili concessioni” governative perchè non rientrano nei paesi nel Cratere, ad eccezione della sola Bugnara, che molto più lontana dall’epicentro del Terremoto rispetto alla stessa Sulmona,  è stata “riammessa” (miracolosamente!) nei 49 Comuni del Cratere del Decreto Bertolaso.

comune sulmonaposterremoto

Il Comune di Sulmona puntellato dopo il terremoto

Non mi pare di aver sentito su questo nessuna protesta da parte di autorità locali e deputati nazionali, che pure si erano mobilitati nel mese di giugno contro i decreti governativi che escludevano di fatto la Valle Peligna dai benefici fiscali a favore dei paesi terremotati!

9 giugno 2009 Sindaci della Valle Peligna in corteo a Sulmona

9 giugno 2009 Sindaci della Valle Peligna in corteo a Sulmona

Si dirà: “ I soldi non ci sono… L’Abruzzo ha avuto già tanto… Sono stati già spesi 1.200 mln per l’emergenza … Ci sono anche altre priorità da rispettare (lo stretto di Messina o le Centrali Nucleari da costruire)…!!!„

Come dire:«Chi ha avuto ha avuto…»!!!

Pubblico a tale proposito integralmente l’articolo apparso  su ilcentro.it:

Tasse e versamenti, voci dal labirinto

Critiche, proposte e invettive nei messaggi dei lettori sul sito internet del Centro.

di GIULIANO DI TANNA

«Questa sospensione delle tasse non è proprio così come dicono», avverte ken1, il 2 gennaio. «Perché tanto ritardo?», si chiede makavir, il giorno di Capodanno. Sono i messaggi dal «cratere», voci dei sopravissuti che si interrogano e interrogano sulla questione delle tasse. Voci e messaggi raccolti dal Centro sul suo sito internet (www.ilcentro.it) che, sulla complicata questione della sospensione del pagamento delle imposte (quali? fino a quando?), come su altri problemi nati dalla tragedia del terremoto del 6 aprile 2009, ha aperto le porte all’ascolto e alla discussione. Il tema che appassiona è quello della sospensione, per altri sei mesi degli obblighi fiscali, all’interno del cosiddetto «cratere sismico», firmata, alla fine dell’anno, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In sintesi: niente versamenti di tasse e contributi fino al 30 giugno 2010 per le popolazioni colpite dal terremoto.

La proroga riguarda i versamenti tributari, i contributi previdenziali ed assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. Dal provvedimento, invece, sono esclusi gli istituti assicurativi e di credito. Per quel che riguarda imposte e tasse comunali, la sospensione riguarda Tarsu e Ici, ma non le entrate patrimoniali. E non sono previsti rimborsi per chi ha versato l’Ici alla scadenza del 16 dicembre, come neppure sarà possibile recuperare l’Irpef trattenuta sulle buste paghe di novembre e sulle tredicesime. Quanto alle bollette, nessuna sospensione, invece, per il pagamento di quelle per luce, acqua e gas: da questo mese torneranno ad arrivare le bollette, mentre per il pregresso dovrebbe scattare la rateizzazione in 24 rate.

E si dovrà pagare anche il bollo auto. Insomma, un labirinto di regole ed eccezioni all’interno del quale si dipana il filo del dibattito fra gli aquilani sul sito online del nostro quotidiano. Scrive ancora ken1 nel suo commento «postato» il 2 gennaio: «Lavoratori dipendenti e pensionati non ne riceveranno alcun beneficio, perché tassati alla fonte. Da dicembre sulle buste paga è già “ritirata” l’Irpef come sempre. Non è sospesa infatti la “ trattenuta”, ma solo il termine di scadenza per il pagamento. Ma, come è noto, dipendenti e pensionati non “versano” in quanto tutto gli viene trattenuto. La questione dunque è molto meno generosa di quanto si vuol far credere». Makavir, il 1º gennaio, ha scritto: «A proposito, le tasse pagate da novembre a dicembre 2009 è ovvio che dovrebbero essere restituite, perché questa è la ratio del provvedimento: proroga di un beneficio che non si interrompe.

Spero che non ci siano intoppi “burocratici” su questo aspetto. Invito chi di dovere ed ha buona volontà a vigilare sull’immediata restituzione. O il buon Tremonti lo ha fatto di proposito per accaparrarsi l’irpef sulle tredicesime?». «Sospendere il pagamento delle tasse, per poi doverle totalmente restituire è una grande presa in giro», scrive tommi04, il 1º gennaio. «Auspico che si dia la possibilità a chi vuole, di rinunciare alla sospensione. Preferisco pagare il dovuto subito, piuttosto che avere per anni la pensione decurtata».

Si chiedeva ancora ken1, il 30 dicembre: «Ma non vi pare quantomeno improprio che una disposizione normativa come la sospensione temporanea delle gabelle ai terremotati venga annunciata per telefono ad una assemblea legislativa? Il consiglio regionale non rischia così di sembrare un talk show»?. Il 22 dicembre, prima del provvedimento del governo, un lettore dal nickname programmatico, rapina99, ammoniva: «L’irpef è l’unica tassa che cresce proporzionalmente al reddito e, quindi, beneficia della sospensione in modo significativo solo chi percepisce un elevato reddito, beneficia di briciole chi percepisce uno stipendio medio-basso, non beneficia di un bel niente chi ha perso il lavoro».

(05 gennaio 2010)

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