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Domani a Pescara inaugurazione del “PONTE DEL MARE”.

Pescara - Veduta del Ponte del Mare

Pescara - Veduta del Ponte del Mare

Collegherà – solo per i pedoni e ciclisti – le due riviere della Città divise dal fiume omonimo, opera fortemente voluta dall’ex-Amministrazione D’Alfonso (Centrosinistra) come simbolo della Città. Doveva essere inaugurato per i Giochi del Mediterraneo 09, ma la caduta della Giunta D’Alfonso per le note vicende giudiziarie, le elezioni successive alle dimissioni del Sindaco, complicazioni di ordine amministrativo e …  politico ne hanno ritardato l’inaugurazione.

Così un’opera nata al servizio dei cittadini e orgoglio della città, diventa motivo di lotta politica e divisione fra fazioni diverse.

Ma si sa. Ormai i nostri cari Amministratori Abruzzesi ci hanno  abituato a tutto. E’ sempre la stessa musica: Guelfi contro Ghibellini e per parafrasare un celebre motto:
“La destra non deve sapere quello che fa la sinistra”!!!
Per chi non lo sapesse, il nome “Il Ponte del Mare” è stato dato a quest’opera dopo un referendum indetto da Il Centro tra i suoi elettori, anche perché l’ex sindaco D’Alfonso non ha fatto in tempo a completarne i lavori.

Il Centro pubblica in data 4 dicembre un articolo sull’inaugurazione che riporto di seguito:

da IL CENTRO:
Ponte, la festa è blindata
PESCARA. Dopo la guerra sui debiti nel bilancio comunale, lo scontro tra maggioranza e opposizione si sposta sul Ponte del mare. Ieri, l’amministrazione ha spedito gli inviti a tutti i consiglieri per l’inaugurazione che si terrà martedì prossimo, festa dell’Immacolata, alle 17,30. Alle festa ci sara anche Vincent Tummino , il vigile del fuoco eroe di New York che salvò tante vite umane dopo l’attacco alle Torri gemelle l’11 settembre del 2001.
Ma il Pd sta pensando di organizzare una controcerimonia per l’opera, simbolo della città, che considera una creatura dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso , scippata dal centrodestra ora al governo di Pescara.
La situazione è incandescente, al punto che l’amministrazione ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza per la festa del taglio del nastro, perché teme che possano scoppiare incidenti tra i simpatizzanti delle opposte fazioni.
A scatenare lo scontro potrebbe essere proprio la presenza alla cerimonia di D’Alfonso, che fonti bene informate danno per probabile. Ma i dalfonsiani escludono categoricamente azioni eclatanti per quel giorno. «Vogliamo vedere come si svolgerà la manifestazione, poi decideremo il da farsi», dice un consigliere del Pd che intende rimanere anonimo. In pratica, se il taglio del nastro non dovesse rivelarsi all’altezza dell’evento, verrà organizzata un’altra cerimonia nei giorni successivi per dare uno schiaffo morale alla maggioranza. Questura, carabinieri e polizia municipale, comunque, sono stati allertati per martedì prossimo.
Sarà una giornata blindata con agenti schierati sulle due riviere. Il livello dello scontro tra centrodestra e centrosinistra, del resto, si è talmente alzato, dopo l’accesa polemica sui debiti in bilancio lasciati in eredità dalla precedente amministrazione, da far temere ripercussioni persino sulla giornata dell’inaugurazione del Ponte che dovrebbe essere una festa per la città. Intanto ieri, oltre agli inviti spediti alle autorità locali, sono stati affissi i primi manifesti che annunciano la manifestazione pubblica di martedì.

La cerimonia si aprirà alle 17,30 con il Ponte completamente illuminato. Saranno presenti il sindaco Luigi Albore Mascia, il presidente della Regione Gianni Chiodi , il presidente della fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio, il vigile eroe di New York Vincent Tummino, il docente dell’università di Venezia, collaudatore dell’opera Enzo Siviero, l’arcivescovo Tommaso Valentinetti,  i vertici dei gruppi che hanno finanziato l’opera insieme a PescarAbruzzo e cioè Toto, Ferri holding, Almacis, Di Properzio, Fater.
Non ci sarà, come già annunciato nei giorni scorsi, il cardinale Bertone.- Andrea Bene
Il Centro — 04 dicembre 2009

pontmare

PrimaDaNoi.it a sua volta pubblica un articolo sull’inaugurazione e un’intervista al neosindaco di Pescara Mascia, a suo tempo  all’opposizione e tenace avversario del progetto de Il Ponte del Mare, che riporto integralmente:

Se fossero parole dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso non ci sarebbe da stupirsi ed invece…sono le nuove idee del sindaco Mascia alla vigilia dell’inaugurazione.
“Sogno o son desto?”
Probabilmente se lo sarebbero chiesto tutti i pescaresi, se fossero stati presenti alla conferenza stampa di questa mattina indetta per presentare la cerimonia di inaugurazione del Ponte del Mare. A quello stesso schieramento di maggioranza che, qualche mese fa, indiceva conferenze stampa, un giorno sì e uno no, per denunciare presunte illegalità sulla realizzazione arrivando a chiedere anche il «blocco dei lavori», toccherà inaugurare proprio il famoso Ponte del Mare.
Che sfortuna, si dirà.
Ed invece la nuova amministrazione non si sente vittima di iattura.
Anzi.
E’ felice e contenta di inaugurare il Ponte di cui oggi tutti hanno tessuto le lodi. Addirittura il sindaco ha ripetuto per ben due volte di sentirsi «onorato ed orgoglioso».
Ad affiancare il sindaco Mascia ed il vice sindaco Berardino Fiorilli, erano presenti i rappresentanti delle aziende che hanno finanziato l’opera: il presidente della Fondazione Pescara Abruzzo, Nicola Mattoscio, Marco Sambuco della Fater, Andrea Di Properzio ed Enrico Marramiero.
Assenti giustificati Carlo Toto e Simona Ferri, che hanno assicurato la loro presenza per martedì pomeriggio.
L’amministrazione deve proprio avere cambiato di colpo idea sul Ponte e lo si capisce chiaramente dalle parole di Nicola Mattoscio che ha ringraziato il sindaco e il vicesindaco «per l’impegno e per l’entusiasmo personale».
Una grinta che prima era, senza dubbio, impiegata per contrastare «l’opera simbolo».
Mascia non ha nascosto il passato accanimento, basato soprattutto sulla «scarsa funzionalità di un passaggio ciclopedonale».
A tal proposito c’è già l’idea di predisporre un mezzo elettrico a 8 posti per permettere anche ai disabili di «godere della magnifica visuale».
L’INAUGURAZIONE A CURA DELLA MIRUS
Martedì 8 dicembre, alle 17.30 presso il Largo della Madonnina, si terrà la «cerimonia d’inaugurazione solenne ma sobria» presenziata dal presidente della Regione Gianni Chiodi, dal collaudatore dell’opera Enzo Siviero e dall’ospite d’onore Vincent Tummino, personaggio simbolo di rinascita.
Tummino è stato il coordinatore delle prime operazioni soccorso a seguito dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York.
Si potrà attendere l’apertura contemporanea delle rampe anche dal lato sud del Ponte dove ci sarà un maxischermo per seguire l’evento.
A curare l’evento ci ha pensato l’agenzia Mirus&Co. di Michele Russo, presidente della Gtm.
«Un compito semplice» ha confessato Michele Russo in conferenza stampa «perché il Ponte è scenografico di per sè».
E’ previsto uno spettacolo di acrobati dell’aria della compagnia “Osa”.
Si punta ad una partecipazione di massa, con l’invio di migliaia gli inviti ai cittadini pescaresi. Quanto costerà l’inaugurazione?
Il sindaco Mascia non lo sa, perché «paga tutto la Fondazione Abruzzo».
MASCIA: «NON SONO A DISAGIO NELL’INAUGURARLA PROPRIO IO»
Dopo la conferenza, il sindaco si concede alle domande di PrimaDaNoi.it.
Non si sente a disagio ad inaugurare il Ponte?
«Io penso che le regole del gioco siano queste: c’è un principio di continuità dell’amministrazione. Io ho ereditato le cose positive e quelle negative».
Ma voi, quando eravate all’opposizione, contestavate sì la funzionalità di un ponte ciclopedonale, ma anche la legalità…
«Sì, ma io su questo punto non ci sono mai entrato, era soprattutto Masci», ha spiegato il sindaco. Masci aveva scoperto e contestato anche il fatto che la Fondazione Abruzzo prendesse i soldi per finanziare l’opera dalla capitolo “Sanità” del bilancio sociale della fondazione.
Oggi lei ha elogiato l’operato di Mattoscio, cosa è cambiato rispetto a prima?
Annuisce Mascia, mentre parliamo, e risponde: «è cambiata la responsabilità. Ora abbiamo una responsabilità di governo».
Per quanto riguarda la legalità, Mascia ha aggiunto che «l’opera c’è, è stata finanziata, ma non c’è un’inchiesta della magistratura, o per lo meno a me non risulta. Io sono per le regole e per la legalità. Se qualcuno mi avesse detto “vedi che c’è un problema di natura giudiziaria, io avrei fermato il cantiere».
In una delle conferenze stampa contro il Ponte del Mare, voi stessi per bocca di Berardino Fiorilli (attuale vicesindaco, ndr) chiedevate il blocco dei lavori…
«Ma era un ruolo di opposizione a quei tempi e avevamo ragionevoli motivi per contestare», ha risposto Mascia.
Motivi spariti alla vigilia dell’ennesima inaugurazione.
«Io contestai soprattutto quell’inaugurazione elettorale alla presenza del mio avversario Alessandrini e dell’ex sindaco D’Alfonso che dava i bigliettini in mezzo alla gente».
Può darsi che il sindaco la contestò.
Ma è sicuro che anche lui, quel giorno, approfittò della calca per distribuire i volantini elettorali con uno stuolo di collaboratori.
Ma oggi la «responsabilità di governo» offusca i ricordi e fa cambiare idea.
Manuela Rosa 05/12/2009 16.39

PESCARA. «Un’opera fantastica», «tutto fatto nei tempi», «ci sentiamo onorati», «sarà una festa», «grazie alle imprese e alla Fondazione», «un patrimonio della città».

Se fossero parole dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso non ci sarebbe da stupirsi ed invece…sono le nuove idee del sindaco Mascia alla vigilia dell’inaugurazione.
“Sogno o son desto?”
Probabilmente se lo sarebbero chiesto tutti i pescaresi, se fossero stati presenti alla conferenza stampa di questa mattina indetta per presentare la cerimonia di inaugurazione del Ponte del Mare. A quello stesso schieramento di maggioranza che, qualche mese fa, indiceva conferenze stampa, un giorno sì e uno no, per denunciare presunte illegalità sulla realizzazione arrivando a chiedere anche il «blocco dei lavori», toccherà inaugurare proprio il famoso Ponte del Mare.
Che sfortuna, si dirà.
Ed invece la nuova amministrazione non si sente vittima di iattura.
Anzi.
E’ felice e contenta di inaugurare il Ponte di cui oggi tutti hanno tessuto le lodi. Addirittura il sindaco ha ripetuto per ben due volte di sentirsi «onorato ed orgoglioso».
Ad affiancare il sindaco Mascia ed il vice sindaco Berardino Fiorilli, erano presenti i rappresentanti delle aziende che hanno finanziato l’opera: il presidente della Fondazione Pescara Abruzzo, Nicola Mattoscio, Marco Sambuco della Fater, Andrea Di Properzio ed Enrico Marramiero. Assenti giustificati Carlo Toto e Simona Ferri, che hanno assicurato la loro presenza per martedì pomeriggio.

L’amministrazione deve proprio avere cambiato di colpo idea sul Ponte e lo si capisce chiaramente dalle parole di Nicola Mattoscio che ha ringraziato il sindaco e il vicesindaco «per l’impegno e per l’entusiasmo personale».Una grinta che prima era, senza dubbio, impiegata per contrastare «l’opera simbolo».

Mascia non ha nascosto il passato accanimento, basato soprattutto sulla «scarsa funzionalità di un passaggio ciclopedonale».
A tal proposito c’è già l’idea di predisporre un mezzo elettrico a 8 posti per permettere anche ai disabili di «godere della magnifica visuale».

L’INAUGURAZIONE A CURA DELLA MIRUS

Martedì 8 dicembre, alle 17.30 presso il Largo della Madonnina, si terrà la «cerimonia d’inaugurazione solenne ma sobria» presenziata dal presidente della Regione Gianni Chiodi, dal collaudatore dell’opera Enzo Siviero e dall’ospite d’onore Vincent Tummino, personaggio simbolo di rinascita. Tummino è stato il coordinatore delle prime operazioni soccorso a seguito dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York.Si potrà attendere l’apertura contemporanea delle rampe anche dal lato sud del Ponte dove ci sarà un maxischermo per seguire l’evento.A curare l’evento ci ha pensato l’agenzia Mirus&Co. di Michele Russo, presidente della Gtm.
«Un compito semplice» ha confessato Michele Russo in conferenza stampa «perché il Ponte è scenografico di per sé».E’ previsto uno spettacolo di acrobati dell’aria della compagnia “Osa”.Si punta ad una partecipazione di massa, con l’invio di migliaia gli inviti ai cittadini pescaresi. Quanto costerà l’inaugurazione? Il sindaco Mascia non lo sa, perché «paga tutto la Fondazione Abruzzo».

MASCIA: «NON SONO A DISAGIO NELL’INAUGURARLA PROPRIO IO»

Dopo la conferenza, il sindaco si concede alle domande di PrimaDaNoi.it.

Non si sente a disagio ad inaugurare il Ponte?

«Io penso che le regole del gioco siano queste: c’è un principio di continuità dell’amministrazione. Io ho ereditato le cose positive e quelle negative».

Ma voi, quando eravate all’opposizione, contestavate sì la funzionalità di un ponte ciclopedonale, ma anche la legalità…

«Sì, ma io su questo punto non ci sono mai entrato, era soprattutto Masci», ha spiegato il sindaco. Masci aveva scoperto e contestato anche il fatto che la Fondazione Abruzzo prendesse i soldi per finanziare l’opera dalla capitolo “Sanità” del bilancio sociale della fondazione.

Oggi lei ha elogiato l’operato di Mattoscio, cosa è cambiato rispetto a prima?

Annuisce Mascia, mentre parliamo, e risponde: «è cambiata la responsabilità. Ora abbiamo una responsabilità di governo».
Per quanto riguarda la legalità, Mascia ha aggiunto che «l’opera c’è, è stata finanziata, ma non c’è un’inchiesta della magistratura, o per lo meno a me non risulta. Io sono per le regole e per la legalità. Se qualcuno mi avesse detto “vedi che c’è un problema di natura giudiziaria, io avrei fermato il cantiere».

In una delle conferenze stampa contro il Ponte del Mare, voi stessi per bocca di Berardino Fiorilli (attuale vicesindaco, ndr) chiedevate il blocco dei lavori…

«Ma era un ruolo di opposizione a quei tempi e avevamo ragionevoli motivi per contestare», ha risposto Mascia.

Motivi spariti alla vigilia dell’ennesima inaugurazione.

«Io contestai soprattutto quell’inaugurazione elettorale alla presenza del mio avversario Alessandrini e dell’ex sindaco D’Alfonso che dava i bigliettini in mezzo alla gente».

Può darsi che il sindaco la contestò.
Ma è sicuro che anche lui, quel giorno, approfittò della calca per distribuire i volantini elettorali con uno stuolo di collaboratori.

Ma oggi la «responsabilità di governo» offusca i ricordi e fa cambiare idea.
Manuela Rosa 05/12/2009 16.39

“La Cina è sempre più vicina”

I Cinesi, partito Obama si preparano a festeggiare Santa Claus: il Natale s’avvicina e ci si prepara a celebrare la festa Cristiana nell’orgia commerciale propria dei Paesi cpitalisti: ma si sa la Cina dai tempi di Mao ha bandito la religione e  Santa Claus non turba le coscienze,  come nelle ipocrisie pseudoreligiose dei cosiddetti Cristiani d’Occidente; anzi chi meglio di Santa Claus può garantire superaffollamenti nei Supermercati della Cina postmaoista?.

Sono lontani i tempi grigi delle partite a ping pong  della Guerra Fredda…

Chissà se nelle bancarelle di Piazza Navona  a Natale non troveremo anche un Santa Claus cinese …???!!!

In margine all’accordo raggiunto tra Usa e Cina, unico aspetto positivo del tour di Obama in Cina,  il numero uno dell’Onu Ban Ki Moon si augura che ciò sia una vera e propria svolta nella lotta ai mutamenti climatici che potrebbero assicurare più cibo alle popolazioni del Terzo Mondo che lottano contro la fame: «È questa la ragione per cui, il mese prossimo a Copenaghen, abbiamo bisogno di un accordo globale che fornisca un fondamento solido per un accordo legalmente vincolante sui cambiamenti climatici. Dobbiamo ridurre le emissioni che stanno causando i cambiamenti climatici, dobbiamo tenere l’aumento delle temperature globali sotto i due gradi, dobbiamo aiutare i più vulnerabili ad adattarsi».

Mentre quel che resta dei Grandi della Terra si affanna a denunciare il boicottaggio alla soluzione della sicurezza alimentare da parte degli “Stati neocolonialisti”  e si   susseguono i “pranzi diplomatici” delle delegazioni presenti al Vertice  Fao,  il ras Gheddafi, quello che Bush-padre aveva bombardato  uccidendogli il figlio, si prende la sua bella rivincita, trasferendo non  la sua famosa tenda ma il suo  harem nella Città Eterna, la Città dei Papi, la Città della Cristianità,  solo che questa volta invitate a “cena” sono  200 giovani donne italiane, rigorosamente under 35, alte, belle e ben vestite,  rigorosamente castigate in abiti lunghi e neri, costrette a sorbirsi una vera propria lezione sul Corano, la superiorita’ dell’Islam e il ruolo delle donne nel mondo arabo.

Siamo  di fronte ad una nuova edizione della “Guerra Santa” dell’Islam o è solo una risposta all’accusa di pedofilia rivolta dalla Santanchè a Maometto?

Intanto il “Premio Nobel Per La Pace 09″ non trova di meglio che  concedersi una giornata di relax da <<turista  con il naso all’insù>>,  folgorato dalle meraviglie della”Città Proibita”, rimandandoci ad altri “tour”  tra le macerie di L’Aquila.

Ma non disperatevi  Voi che vi aspettavate un Nuovo Ordine del Mondo: “duro” (si fa per dire) è stato il suo “invito” alle autorità cinesi di “incontrare” il Dalai Lama … Ma il Presidente lo ha ricevuto alla Casa Bianca?

E” strano questo nostro mondo: in 50 città italiane 150000 studenti sfilano in corteo per protestare contro la Riforma Gelmini e il solito sottosegretario di turno si affanna a sostenere che la Riforma ( in realtà i Tagli alla Scuola …) vogliono reintrodurre il criterio del Merito nella scuola, come se finora la scuola italiana si fosse ben guardata  da selezionare e “bocciare” sempre e solo le fasce più deboli: basta leggersi le statistiche sugli  degli Esami di Stato di questi ultimi anni. Ma si sa, la Ministra per sostenere gli esami di Stato da avvocato si è trasferita da Milano a Catanzaro, perché è risaputo che al Sud sono molto più severi che al Nord!

A proposito di riforma: questa sera, saltato Ballarò, non c’è di meglio in Tv che un bel servizio di Massimo Valerio Manfredi su La7   sul processo a Galileo e Giordano Bruno nel periodo della ControRiforma: quando si dice dei  Corsi e Ricorsi della Storia…!

Un  ricordo doloroso  in questa Giornata per il Diritto allo Studio per ENZA, TONINO, CARMELINA, per tutti i 22 STUDENTI Vittime del Terremoto  del 6 Aprile ai quali non  è stato tolto solo il DIRITTO ALLO  STUDIO MA  IL DIRITTO ALLA VITA

a loro con affetto e amore Angelo

Ma i Grandi della Terra sono assenti: da Obama a Sarkozy a Gordon Brown. C’è, invece, Papa Benedetto XVI

Fa impressione vedere Obama parlare a qualche centinaio di studenti selezionati dalla dittatura cinese, mentre a Roma si discute di un problema planetario…!!!
D’altra parte anche durante durante il G8 si sono fatte solo generiche promesse, e nessuna parola di condanna è venuta dai Grandi Della Terra contro la Cina e l’Iran colpevoli del massacro di tante giovani vite,  studenti, giovani buddisti !!!

Ogni anno vediamo sempre le stesse immagini, sentiamo sempre gli stessi discorsi, le denunce dei responsabili della Fao e dell’ONU, ma i bambini continuano a morire, le nostre tavole sono sono sempre ricolme di cibo. ABBIAMO SOLO UN PROBLEMA: NON INGRASSARE.

Ma niente paura: un po’ di palestra, un po’ di piscina, una scorrazzata in bici e vai …!
Salvo poi che proprio quando ti stai ingozzando di spaghetti, che ti fa vedere il TG? Quei poveri bambini neri, ma così neri, con la pancia gonfia per la fame da far paura, gli occhi cisposi punzecchiati dalle mosche, sbarrati davanti a nostri occhi attoniti e increduli mentre uno spaghetto che non è voluto più scendere giù c’imbratta il mento, le loro braccine tese e penzolanti, inerti, ma non sono tese verso di noi … Tanto per fortuna il servizio del TG dura pochi secondi, poi altre immagini più confortanti ci sommergono, magari un bel servizio su come trascorrere le ormai imminenti vacanze invernali su belle innevate località del Trentino o forse, perchè no, ai Tropici.
Certo l’abbiamo scampata bella!!!: per un istante abbiamo rischiato di buttare all’aria la nostra bella tavola abbondantemente imbandita …

Domani è un altro giorno…, mica possiamo risolvere noi il problema della fame di miliardi di abitanti della terra: ci devono pensare i Grandi della Terra.

Ma i Grandi della Terra sono assenti …
Vabbè, se ne riparlerà il prossimo anno … “A proposito, che ha fatto la Nazionale? Ma Lippi lo convocherà Cassano per i Mondiali in … Africa!!! Accidenti ma proprio lì  dovevano fare i Mondiali? “.
A.C.

“Il cibo per tutti c’è, ma anche oggi moriranno 17mila bambini”

“Oltre 17mila bambini moriranno oggi di fame: uno ogni cinque secondi, 6 milioni in un anno”.
Questo è il grido d’allarme lanciato oggi dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, all’apertura del vertice Fao sulla sicurezza alimentare.
“Il mondo ha cibo più che sufficiente e nonostante questo oltre un miliardo di persone sono affamate.  Questo è inaccettabile.
Entro il 2050 il nostro pianeta ospiterà 9,1 miliardi di persone, oltre 2 miliardi più di adesso. Mentre la popolazione mondiale sta crescendo, cambiano le condizioni climatiche e sappiamo che entro il 2050 avremo bisogno di oltre il 70% di cibo in più. Per troppe persone – ha aggiunto – vivere senza cibo è una realtà quotidiana”.

Il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha sottolineato nel suo messaggio come “proprio la crisi economica e finanziaria insegna che ricchezza e benessere hanno valore se largamente ed equamente distribuiti”.

Il discorso di Benedetto XVI è stato radicale:  per battere la fame nel mondo bisogna andare al cuore del problema, occorre cioè creare un nuovo assetto delle istituzioni economiche.


Oltre alla consueta luce gialla, il Colosseo dalle 18 e’ stato illuminato da una forte luce verde per puntare i riflettori sul diritto di ogni essere umano ad un’adeguata alimentazione. L’iniziativa, alla vigilia del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare che si aprirà domani alla Fao, è di ActionAid, in collaborazione con il Comune di Roma e con Acea e durera’ tutta la notte. 

La mobilitazione virtuale di ActionAid su Avaaz.org via internet ha raggiunto l’obiettivo delle 150 mila adesioni, ma davanti al Colosseo soltanto una decina di persone sono presenti con candele in mano per dire stop alla fame. I dieci hanno aperto uno striscione rosso con la scritta bianca: ”Stop hunger”. (RaiNews 24)

A quando l’istituzione della Giornata delle 307 vittime del 6 aprile e  di tutte le vittime  dei disastri naturali e non  in Italia dal Dopoguerra ad oggi?

Non so quante siano, ma anche loro hanno il diritto di essere ricordate non solo nel nostro cuore,  ma  dalla coscienza pubblica.
A.C.