« … più l’informazione circola liberamente, più una società diventa forte.
In questo modo i cittadini possono chiedere dei conti a chi li governa.
Perciò sono contrario alla censura, anche quella che colpisce Internet.
In America la libertà di accesso a tutti i contenuti online ci rende migliori.
Come presidente, qualche volta preferirei che ci fossero meno critiche contro di me, e ne ho tante. Ma questo rende la nostra democrazia più sana, e mi costringe a governare meglio…
Una delle ragioni per cui sono stato eletto presidente è perché grazie a Internet ho potuto mobilitare in America tanti giovani come voi ».

Questo il Discorso di Obama ai giovani a Shanghai.

Siamo grati ad Obama perciò che lui presenta,  per i veri amanti della democrazia, ma verrebbe da chiedersi: perché allora ha rifiutato l’intervista al canale Fox di Sky, accusando Murdoch di ostilità nei suoi confronti?

L’ elezione  del presidente USA ha rappresentato una svolta epocale: mai avremmo sognato di avere un presidente USA democratico di colore e del suo carisma: i sogni della Nuova Frontiera di Kennedy negli anni della nostra giovinezza, tragicamente spezzati a Dallas, sono inaspettatamente rinatii.

Purtroppo Obanma non è Kennedy  e  in lui si riflettono, a mio avviso, tutte le contraddizioni della nostra società: vederlo passeggiare tra le macerie de L’Aquila senza una parola di condanna verso i colpevoli di tale tragedia  ha aperto una ferita profonda.
Non una parola durante il G8 contro i Massacri di Massa di Cina e Iran, per non parlare del genocidio della Cecenia nella Russia di Putin.

E poi l’assenza al vertice della Fao mentre nel mondo muore un bambino ogni cinque secondi, 6 milioni in un anno…

Certo è facile rispondere: i sogni non aiutano la politica … sarà per questo che noi odiamo la politica e preferiamo continuare a sognare.

A.C.