Il campo base dei Vigili del Fuoco a Monticchio, frazione de L’Aquila, è stato eretto su una discarica di rifiuti tossici. Da mesi “gli angeli del terremoto” sono stati collocati a loro insaputa in un sito dove giacciono sostanze pericolose per l’uomo e per l’ambiente, lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi.
A fare la scoperta alcuni vigili del fuoco di stanza nel campo di Monticchio, che in un’operazione di livellamento del terreno hanno visto emergere contenitori dall’aspetto inquietante. Dall’Apat la preoccupante conferma: si tratta sostanze chimiche come tetraconazolo, penthoate, carbaril, frammisti ad arsenico, stagno e zinco. Di certo non compatibili con un campo base in cui si sono avvicendati circa 1.000 vigili del fuoco.
“Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica”, denuncia Antonio Jiritano della RdB VVF. “Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!”.
“Non ci basta lo stralcio della protezione civile S.p.A. – sottolinea Jiritano – vogliamo un’altra protezione civile, che non si occupi di grandi eventi ma delle vere emergenze sul territorio. Vogliamo che in questa nuova struttura, pensata per le necessità della cittadinanza, i Vigili del fuoco ricoprano un ruolo centrale svolgendo il soccorso tecnico urgente con risorse, personale e mezzi degni di un paese civile. Per questo il 18 confermiamo la nostra mobilitazione, e saremo in piazza di Monte Citorio per un no bertolaso day in cui rivendicheremo anche il nostro diritto a non essere avvelenati sul lavoro”, conclude il dirigente RdB VVF.
Roma, 16 febbraio 2010
(fonte www.3e32.com)