Hanno finito di ridere sui lutti degli Aquilani 6 marzo 2010 Presidio della Memoria

… e ci avevano detto che avrebbero impedito alla mafia di arrivare all’Aquila…

Nuovo allarme contro la mafia del Procuratore Capo di L’Aquila Rossini, dopo le denuncia  dei Servi Segreti italiani, di tre giorni fa, su infiltrazioni mafiose sugli appalti della ricostruzione a L’Aquila.

Il Procuratore Rossini è intervistato dalla giornalista Daniela Senepa per il TG3 edizione Abruzzo delle 19.00 di oggi 5 marzo sulla catena di appalti a L’Aquila , che ha costretto il Prefetto a ritirare la certificazione antimafia a ben 7 ditte che operavano per la ricostruzione.

Al termine della breve intervista la giornalista rivolge al Procuratore la domanda:

« Se le chiedessimo: in questo momento all’Aquila la mafia c’è si o no, lei cosa risponde, la mafia vera no quella imparentata.»

Attimi  che sembrano un’eternità.
Sul volto del Procuratore si stende un velo di tristezza, quasi di pudore, di chi sa che dal 6 aprile è in prima linea,  a combattere una battaglia dura e ardua per restituire la Giustizia ad un Popolo che ha perso Tutto, la sua Storia stessa, i suoi Figli…
Ma con altrettanta fierezza di chi non si vuole arrendere, le sue labbra si muovono lente ma sicure, come per “pesare” le parole:

«Io penso che ci sia!»

Accanto agli “Angeli del Terremoto” , gli Aquilani non potranno dimenticare la figura schiva ma combattiva  di questo  Procuratore che sussurra le Parole come per distinguersi dalla “politica che urla”, ma che lancia le sue accuse che sono macigni,  senza mai tirarsi indietro, senza mai nascondersi.

5 marzo A.C.

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