L’Aquila, 15 febbraio 2012. Assente il 12 gennaio e atteso dall’ 8 febbraio per il Processo alla Commissione Grandi Rischi, da lui convocata ma alla quale delegò a presenziare il suo vice, oggi SuperG, anche lui indagato dopo la telefonata alla Stati, spiega ai cronisti che lo circondano il suo ” grande amore” per L’Aquila
L’Aquila, 25 gennaio
L’udienza odierna ha risentito molto del clima di grande rabbia che si è diffuso tra i parenti delle vittime del sisma, dopo la pubblicazione delle intercettazioni che hanno riguardato il capo della Protezione Civile
I NOSTRI FIGLI CARNE DA MACELLO
L’AQUILA. 23 GENNAIO 2012
Nuovo manifesto del movimento della Locomotiva sui muri della città. “Vergogna” scrive il movimento in riferimento alle intercettazioni tra l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e l’ex assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati con le quali Bertolaso annunciava la riunione della commissione a L’Aquila per soli scopi mediatici e per rassicurare la gente in preda alla paura a causa di uno sciame sismico che durava da mesi. il terremoto del 6 aprile 2009 provocò la morte di 309 vittime innocenti.
Donna infaticabile, l’abbiamo conosciuta fin dalle prime ore di quel tragico 6 aprile del 2009, si è battuta fino all’estremo per restituire GIUSTIZIA ai giovani vittime della Casa dello Studente, tra i quali Davide, suo nipote, animatrice del Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente, sempre in prima fila in ogni manifestazione per denunciare i ritardi e l’incuria dello Stato, oggi è stata colta da sdegno, stupore e amarezza come tanti di noi nell’ascoltare la registrazione della telefonata allucinante del 30 marzo 2009 dell’allora capo della Protezione Civile, di professione medico pediatra.
Questa la sua risposta al cinismo degli uomini di Stato:
►’Lo Stato non può seppellire ciò che uccide. Questo pensammo quel venerdì 10 aprile del 2009 e decidemmo di riportare il nostro ragazzo, appena 19 anni, a “casa”, rifiutando la vetrina mediatica e indecente dei funerali…di Stato.
Oggi l’ennesima sconvolgente intercettazione testimonia che quella fu una scelta giusta e lucida, pur se dolorosa, perché la solitudine rende il dolore ancora più aspro.
Ho pena di questa città ferita, vilipesa, attraversata da corsari di ogni fatta e di ogni credo che saccheggiano, derubano, ridono nella notte, pensando agli affari o manovrano per accaparrarsi la benevolenza dei potenti.Come fece il signor Bertolaso che la mattina dei “solenni” funerali si affaticava, rozzamente, per recuperare “un posto in prima fila” al salvatore della patria di turno: l’ex premier, intrufolato tra i familiari delle centinaia di vittime innocenti, assassinate dalla indifferenza, dalla incuria, dalla superficialità , dalla tracotanza di chi avrebbe dovuto, invece, predisporre misure di prevenzione, tra cui anche una corretta informazione ai cittadini.
“Li faccio venire a L’Aquila o da te o in Prefettura, a me non me ne frega niente” Dice Bertolaso alla Stati, neo assessora alla Protezione Civile, annunciando l’invio di un gruppo di sapienti – La Commissione Grandi Rischi – per “mettere a tacere qualche imbecille”. E aggiunge “E’ più una operazione mediatica, hai capito?”.
Ma la morte non è mediatica, la morte è l’assenza di chi ami, una assenza “per sempre”, che ti sconvolge la vita.
Bertolaso dovrà tornare a L’Aquila ai primi di febbraio per essere interrogato nell’ambito del processo alla Commissione Grandi Rischi. Come affronterà lo sguardo di chi quella notte ha perso ciò che aveva di più caro?
Antonietta Centofanti
L’Aquila, 20 gennaio 2012
Si è svolto oggi la prima udienza del processo per il crollo di due palazzine in Via Luigi sturzo, in cui perirono 21 persone, tra le quali Tonino Colonna.
Il processo era stato rinviato alla data odierna per un cavillo burocratico.
Nell’udienza di oggi si sono costituite parti civile altre due famiglie in aggiunta alle 16 iniziali.
I due filoni d’inchiesta del crollo delle due palazzine dei n. civici 33 e 39 di Via L.Sturzo sono stati accorpati in un unico processo, che è stato aggiornato al 27 aprile.
I motivi del rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro colposo dell’architetto e progettista di entrambi gli edifici (ormai ottantacinquenne …) sono noti: calcestruzzo scadente, carenze costruttive, numero di staffe delle armature insufficienti, errori di calcolo e di verifica antisismica.
Il processo per omicidio plurimo e disastro colposo nei confronti dei 7 componenti della commissione Grandi Rischi (Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi; Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione Civile; Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e.; Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova; Mauro Dolce, direttore dell’Ufficio rischio sismico di Protezione civile), è giunta all’undicesima udienza.
La prossima udienza, prevista a febbraio, sarà ascoltato l’allora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, assente all’udienza del 12 gennaio
309 vittime … sono morti una seconda volta!
L’Aquila, 2 gennaio 2012
Il tribunale ha così deciso l’ennesimo rinvio dell’udienza per il processo per il crollo della palazzina di Via Rossi: nel crollo persero la vita 17 persone (tra loro Daniela Bortoletti e Martina Di Battista di Torre de’ Passeri (Pe).
Quello che resta della palazzina di via Rossi
Il motivo del rinvio? I 2 Superperiti, docenti universitari, nominati dai giudici non hanno consegnato la perizia loro commissionata nei tempi prescritti e “una serie di intoppi li hanno costretti a chiedere una proroga”.
I genitori delle vittime possono attendere …!!!
Peccato che “i loro intoppi” sono stati perdere - per incuria di chi li doveva proteggere – il loro bene più grande: i figli !!!
fonte: www.tvunoaq.tv
TVUNO L’AQUILA – Infuocata la nona udienza del processo alla Commissione Grandi Rischi. In aula l’ex Assessore Regionale alla Protezione Civile, Daniela Stati, che si difende. L’interrogatorio si infiamma sull’esistenza di due verbali.
Aggiornata al 21 febbraio 2012 l’udienza per il processo del crollo della palazzina di via Poggio Santa Maria, dove sono rimaste sepolte 19 persone, tra le quali Enza Terzini.
Il motivo del rinvio il decesso dell’unico indiziato Luigi Marrone di 96 anni
Lo strazio dei genitori delle giovani vittime non ha fine.La giustizia è sempre più lontana.
L’Aquila, 29 ottobre
Gli Avvocati dell’accusa “torchiano i testimoni dell’Accusa, rei, a loro parere, di non essere rimasti sotto le macerie in quel tragico 6 aprile come i loro parenti che erano stati rassicurati dalle conclusioni ottimistiche della riunione della Commissione G. R. …!!!
Il video dell’udienza del 29 ottobre
Alcune testimonianze significative:
“Mia madre diceva che gli scienziati erano i ‘dottori della Terra’. Prima della riunione c’era apprensione, stavamo sul chi vive, poi siamo stati rassicurati e abbiamo abbassato moltissimo il livello di guardia“
(Marco Castellano, uno dei cinque testi ascoltati oggi assieme al fratello Fabrizio I due fratelli sono di Tempera. Hanno perso la madre il 6 aprile 2009 e sono tra coloro che hanno sporto denuncia contro la C.G.R.)
“Mia madre e’ stata ritrovata schiacciata dal materasso perche’ il letto si era chiuso, mia sorella e mio nipote li hanno ritrovati dal piano di sotto al piano di sopra”, ha ricordato, visibilmente provato. . .siamo stati rassicurati dalla Protezione civile e dalla Grandi rischi. Mia sorella e mia madre mi dissero di aver sentito la Stati e Barber in televisione che rassicuravano sui rischi che c’erano”.
Gianfranco Di Marco, – “interrogato” dagli avv.ti della difesa per un’ora e mezza!!!- Ha perso la madre, la sorella e il nipote ad Onna.
Di Marco ha citato l’ intervista di Gianfranco Colacito a De Bernardinis, Vice di Bertolaso. Al termine dell’intervista, Colacito chiede a De Bernardinis se poteva essere tranquillo e bersi «un buon bicchiere di vino di Onna»
IL VIDEO DELL’INTERVISTA DI COLACITO A DE BERNARDINIS
Anche il processo per il crollo di Via Luigi Sturzo è stato rinviato al 20 gennaio 2012 per un difetto di notifica.
Cresce la protesta dei familiari delle vittime, lasciti soli a combattere una dura battaglia per ottenere GIUSTIZIA PER I LORO FIGLI
Nel crollo di due palazzine ( civico 33 e 39) morirono 29 persone:
tra le vittime Tonino Colonna.
I crolli delle due palazzine di via Luigi Sturzo e di 11 edifici nelle zone vicine ( tutti edifici in cemento armato costruiti tra il 1950 e il 1965, gli anni in Italia del boom edilizio …!!!), ci siano state 135 vittime, il 45 per cento del totale delle vittime del terremoto del 6 aprile.
Ieri la commemorazione dei due anni e 1/2 del tragico evento del sisma, oggi la beffa del rinvio
MA LA GIUSTIZIA PER QUESTI GIOVANI A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO NON PUO’ ESSERE RINVIATA
NON SARETE DIMENTICATI.
Due anni e mezzo dopo IN MEMORIA DI DUE ANGELI
«… i nostri ragazzi sono stati traditi e ingannati proprio da quelle istituzioni che li avrebbero dovuti proteggere.
Istituzioni che hanno messo costantemente in luce il loro basso profilo morale e la loro mancanza di senso del dovere e del rispetto umano.
Ma la mente vola a quella notte …
Mentre si scavava venivano fuori le vostre cose, gli abiti, le scarpe, gli oggetti, il vostro tempo, le vostre giovani speranze.
Mi ricordo un pallone, una colomba, mi ricordo la tua mano Tonino e la tengo sul mio cuore
La famiglia Colonna
( dal libro Macerie dentro e fuori,pubblicato dall‘Associazione A.V.U.S. Aprile 2009, pg. 136)
«Ma … alle 3,32 i sogni di biologia e ricercatrice si proiettano fuori da questa vita.
Entro nella vita eterna e quel vestito bello scelto per la festa di mia sorella l’ho portato via con me, per la mia festa, lontano dalle tristezze e bruttezze del terremoto»
(Macerie dentro e fuori, Associazione A.V.U.S. Aprile 2009, pg. 104)