Raffica di dimissioni, lasciano Maiani e Dolce
Lascia fisico Maiani e intero ufficio presidenza. Scienziati Usa e Giappone contro la condanna.
Raffica di dimissioni eccellenti all’indomani della condanna di sette scienziati ed esperti che ”non allertarono”, anzi ”minimizzarono” i rischi di un terremoto a L’Aquila. Via i vertici della Grandi Rischi: non solo il presidente, il fisico Luciano Maiani, ma anche il presidente emerito Giuseppe Zamberletti e il vicepresidenteMauro Rosi hanno rassegnato dimissioni a Monti. Maiani ha deciso di dimettersi per “l’impossibilità di lavorare serenamente e offrire pareri di alta consulenza scientifica allo Stato in condizioni così complesse”. Hanno lasciato poi anche altri membri della Grandi Rischi, come Roberto Vinci, del Cnr. Anche il direttore dell’ufficio rischio sismico della Protezione Civile, Mauro Dolce, tra i sette condannati, ha presentato le dimissioni. Il Dipartimento sottolinea che “all’esito dell’iter amministrativo previsto, il professore verrà assegnato ad altro incarico”. (fonte ansa.it)
LORO NON SI POSSONO DIMETTERE: DAL 6 APRIL 2009 NON HANNO PIÚ FUTURO
VERSIONE UFFICIALE (senza tagli dovuti a causa dei limiti di Youtube e soprattutto con le musiche vere, precedentemente rimosse sempre per lo stesso motivo)Eccolo, per la prima volta su internet, “Il Silenzio Dell’Aquila” in versione ufficiale: quello che ha commosso tanti ragazzi di Brescia, quello che ha colpito il cuore di un’intera nazione convinta di tutt’altro, quello che sta cercando di testimoniare a cuore aperto il dolore e la speranza di tutti noi aquilani!! Facciamolo girare, portiamo davanti agli occhi dell’umanità la VERITA’ che L’Aquila mostra ogni giorno, davanti ai nostri occhi!!
06 Aprile 2011- Per non dimenticare. Il video è stato realizzato da Alessio Colella del IV A del Liceo Scientifico Tecnologico – “IIS Amedeo D’Aosta” – L’Aquila , con l’aiuto di Federico Cecchini e Davide Colaianni.
Aggiornata al 21 febbraio 2012 l’udienza per il processo del crollo della palazzina di via Poggio Santa Maria, dove sono rimaste sepolte 19 persone, tra le quali Enza Terzini.
Il motivo del rinvio il decesso dell’unico indiziato Luigi Marrone di 96 anni
Lo strazio dei genitori delle giovani vittime non ha fine.La giustizia è sempre più lontana.
L’Aquila, 9 novembre
Drammatica seduta al «Processo Grandi Rischi»: sfilano davanti ai giudici i giovani della Casa dello Studente, che portano la loro testimonianza dei giorni terribili del 6 aprile.
La testimonianza di Cinzia De Bernardo:
«Prima della riunione della commissionedopo le scosse scappavamo, ci veniva una paura enorme, eravamo terrorizzati. Io dormivo vestita, con le scarpe vicino la porta e il cellulare acceso. Lasciavo la porta aperta mentre facevo la doccia anche se il bagno era comune, tutti accorgimenti forse inutili ma comunque dettati dalla paura».
«La mattina del primo aprile ho letto che De Bernardinis diceva che si doveva convivere con lo sciame sismico e che la situazione era favorevole. Subito ci siamo tranquillizzati. Conoscevo la commissione e le sue funzioni come volontaria e le ho spiegate ai miei amici.
Avevo la possibilità di tornare a casa,abito ad un’ora dall’Aquila e non l’ho fatto, potevo dormire in macchina e non l’ho fatto perché mi avevano detto di stare tranquilla.Il 5 aprile 2009 dopo la prima scossa, sebbene non fosse una bella sensazione, ho ripensato a quello che avevo letto e visto ai telegiornali sulle dichiarazioni della Commissione e mi sono tranquillizzata».
Servizio di TG MAX di Lanciano del 9/11/2011
Anche il processo per il crollo di Via Luigi Sturzo è stato rinviato al 20 gennaio 2012 per un difetto di notifica.
Cresce la protesta dei familiari delle vittime, lasciti soli a combattere una dura battaglia per ottenere GIUSTIZIA PER I LORO FIGLI
Nel crollo di due palazzine ( civico 33 e 39) morirono 29 persone:
tra le vittime Tonino Colonna.
I crolli delle due palazzine di via Luigi Sturzo e di 11 edifici nelle zone vicine ( tutti edifici in cemento armato costruiti tra il 1950 e il 1965, gli anni in Italia del boom edilizio …!!!), ci siano state 135 vittime, il 45 per cento del totale delle vittime del terremoto del 6 aprile.
Ieri la commemorazione dei due anni e 1/2 del tragico evento del sisma, oggi la beffa del rinvio
MA LA GIUSTIZIA PER QUESTI GIOVANI A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO NON PUO’ ESSERE RINVIATA
NON SARETE DIMENTICATI.
Due anni e mezzo dopo IN MEMORIA DI DUE ANGELI
«… i nostri ragazzi sono stati traditi e ingannati proprio da quelle istituzioni che li avrebbero dovuti proteggere.
Istituzioni che hanno messo costantemente in luce il loro basso profilo morale e la loro mancanza di senso del dovere e del rispetto umano.
Ma la mente vola a quella notte …
Mentre si scavava venivano fuori le vostre cose, gli abiti, le scarpe, gli oggetti, il vostro tempo, le vostre giovani speranze.
Mi ricordo un pallone, una colomba, mi ricordo la tua mano Tonino e la tengo sul mio cuore
La famiglia Colonna
( dal libro Macerie dentro e fuori,pubblicato dall‘Associazione A.V.U.S. Aprile 2009, pg. 136)
«Ma … alle 3,32 i sogni di biologia e ricercatrice si proiettano fuori da questa vita.
Entro nella vita eterna e quel vestito bello scelto per la festa di mia sorella l’ho portato via con me, per la mia festa, lontano dalle tristezze e bruttezze del terremoto»
(Macerie dentro e fuori, Associazione A.V.U.S. Aprile 2009, pg. 104)
L’Aquila, 28 maggio
Iniziato il processo per i crolli . sui quali pende il rischio di ricusazione e conseguente trasferimento in una località distante da L’Aquila.
Il procuratore Rossini: la ricusazione “fa ridere”
« Perché questa ripetizione continua di scosse?
Perché l’Aquila è zona sismica ?
La storia lo dimostra ?
Ogni 300 anni accade o no un terremoto devastante?
Hanno detto che erano scosse benefiche …Hanno sbagliato»
Angelo, papà di Ivana Lannuti
Domande semplici, domande angoscianti che ancora oggi da più di un anno dal terremoto devastante del 6 aprile non hanno avuto dallo Stato uno straccio di risposta …
Se lo sono chiesto gli Aquilani, ma continuano a chiederselo nel loro dolore i genitori degli studenti universitari che ora attraverso l’Associazione Vittime Universitari del Sisma del 6 aprile hanno affidato alla penna del Continue reading »
Guarda ► il video di repubblica.it
GIUSTIZIA PER CARMELINA, ENZA, TONINO e tutte le vittime del 6 aprile
Giuliana Tamburro, Mario Tamburro, Stefano Antonini, Libero Muzi, Lucilla Muzi, Vilma Gasperini, Nicola Bianchi, Giuseppe Lippi, Giovanna Lippi, Marco Santosuosso, Carmelina Iovine, Matteo Vannucci e Maria Giuseppina De Nuntiissono morti nel crollo del condomio di via D’Annunzio perchè Continue reading »
La Procura della Repubblica dell’Aquila sommersa dagli esposti dei familiari Continue reading »
Proteste del Comitato familiari studenti vittime del terremoto:NO AL PROCESSO BREVE!.
Come promesso, sotto una pioggia battente, si sono presentati all’ingresso della caserma della Guardia di Finanze con i loro striscioni che chiedono giustizia per i loro figli uccisi non dal terremoto ma dall’Incuria e dall’Indifferenza degli uomini.
Hanno colto l’occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario e della presenza del Ministro della Giustizia per fare sentire ancora una volta tutta la loro rabbia, tutta la loro indignazione verso uno Stato che ha trascurato i loro figli da vivi e continua a ignorarli da morti.
Dall’8 settembre 2009 quando si sono presentati davanti a Palazzo Chigi in un doloroso silenzio con le loro magliette nere, con le foto dei loro figli, con i loro occhi pieni di pianto, tra la quasi totale indifferenza dei Parlamentari e della stampa, poco o nulla è cambiato: solo accenni di avvii di filoni d’inchiesta; un po’ poco per chi si aspettava una maggiore attenzione dagli apparati dello Stato che pure avevano fatto grandi promesse nei giorni dei Funerali di Stato.
— Non sarete dimenticati,
così gridavano tutti, così la Grande Stampa titolava, dopo avere riempito pagine e pagine dei loro quotidiani, settimanali, mensili delle immagini del Dolore, della Morte, dei loro Figli.
Ci ferisce vedere questi genitori, parenti, amici dei ragazzi morti nel sisma, sferzati dal maltempo, zuppi di pioggia, infreddoliti e impietriti nel loro dolore, mentre dentro in un’aula gremita di Autorità, di Ermellini, di Toghe si celebrano i fasti della Giustizia.
Ma Giustizia è quello che chiedono i genitori di queste giovani vite mentre temono che con il DL in discussione al Parlamento essa venga delusa.
Giustizia per questi ragazzi, che abbiamo imparato a conoscere ed amare dopo la loro morte, attraverso le pagine dei quotidiani, attraverso il racconto dei loro amici e familiari.
Giustizia per questi studenti, che erano andati a L’Aquila per studiare, per costruirsi il loro futuro e che un destino crudele ha tolto ai loro sogni più belli e all’affetto di chi li amava.
Comitato familiari studenti Casa dello Studente
«Facciamo questo per ricordare i nostri figli perché le occasioni sono poche», ha detto un padre .
— Non sarete dimenticati … come suonano vuote queste parole.
A volte c’è da chiedersi se valga la pena di essere fieri di essere Italiani
NON LASCIAMOLI SOLI!
LORO NON HANNO PIU’ NESSUNO MA NOI LI POSSIAMO AIUTARE!!!
prof. Angelo Civitareale