“C’è quella da cartolina, dove si mangia bene e i problemi non esistono o, alla peggio, si risolvono da soli.

E c’è poi un’altra Italia fatta di povertà emergenti o consolidate, di disoccupazione e precariato, di mercificazione delle donne, di conflitti d’interesse, di uso politico dei media.”

Questa è l’Italia vista dalla giornalista del TG1 Maria Luisa Busi nel suo libro “Brutte notizie” che oggi presenterà a L’Aquila.

maria Luisa Busi

Maria Luisa Busi

La giornalista, volto notissimo del TG1, fu fortemente contestata con la sua troupe durante le riprese per un servizio su L’Aquila.

Quell’episodio ha  certamente  scosso la sua sensibilità di giornalista proprio perché colpita nella sua professionalità.

Nel maggio 2010 ha dato le dimissioni  a causa delle numerose divergenze con il direttore del TG1.

«… Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. E’ quello che accade quando si privilegia la comunicazione all’informazione, la propaganda alla verifica …»

Queste le sue parole nella lettera di dimissioni inviata al suo Direttore della testata del TG1

Nel libro che presenterà oggi, oltre alle vicende note della crisi economica e istituzionale,l’attenzione è naturalmente rivolta al Post-sisma e alla condizione degli Aquilani

“una giornalista dovrebbe avere il diritto (e il dovere) di raccontare tutto questo. Ma da noi non funziona più così.”.

(Maria Luisa Busi)

GUARDA IL VIDEO della CONTESTAZIONE

Più di 5000 Aquilani armati di pale e carriole spalano le macerie diPiazza Palazzo

dalla copertina de IL CENTRO 1 marzo 2010

dalla copertina de IL CENTRO 1 marzo 2010

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► PEZZI DI CITTA’ di Luca Cococcetta

Donne, bambini, anziani, giovani, tanti giovani …

Sul loro volto c’è gioia, c’è il sorriso di chi ha ritrovato la sua città …

Di chi sa che un giorno, presto,  tornerà e  riempirà con  urla di gioia con tutta la  forza vitale della speranza le vie del  Centro che ora sono mute e sembrano assopite.

Torneranno e allora quelle vie spente, morte, ricolme  di macerie torneranno a vivere.

L’Aquila tornerà a vivere!

di Francesco Paolucci

Gli Aquilani sono tornati più numerosi e combattivi, per appendere simbolicamente le chiavi delle loro case sulle transenne del Corso “espropriato” .

RIPRENDIAMOCI LA CITTA’

vai_rosso al video ► di repubblica.it