Tra i numerosi filoni d’inchiesta sul terremoto del 6 aprile a L’Aquila aperti dalla Procura del capoluogo, uno sicuramente significativo  è quello nei confronti dei partecipanti alla  riunione della Commissione Grandi Rischi che si svolse a L’Aquila  una settimana prima del Sisma e che si concluse con un nulla di fatto e con toni rassicuranti alla popolazione nei confronti del pericolo imminente del sismaIMG_1225.Ora il sostituto procuratore della Repubblica di L’Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio dei 7 imputati che parteciparono alla riunione: Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, vice capo del settore tecnico operativo del dipartimento nazionale di Protezione Civile, unico accusato originario dell’Abruzzo, Enzo Boschi presidente dell’Ingv, Giulio Selvaggi direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore della fondazione Eucentre e responsabile del progetto Case, Claudio Eva ordinario di fisica all’Università di Genova e Mauro Dolce direttore dell’ufficio rischio sismico del dipartimento di Protezione civile.

L’accusa contestata è di omicidio colposo plurimo.

Il giudice ha però   rifiutato la  costituzioni di parte civile delle Associazioni che avevano promosso il processo, mentre ha ammesso tra le parti civili il Comune dell’Aquila.

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Il “vero miracolo aquilano”: per la prima volta nella storia della nostra Repubblica una Proposta di Legge di iniziativa popolare verrà discussa in Parlamento.

Grazie alla straordinaria mobilitazione dei Cittadini Aquilani il Parlamento Italiano sarà costretto a prendere in considerazione le richieste degli Aquilani che da 2 anni, dal Sisma del 6 Aprile, attraverso  Comitati, manifestazioni, iniziative, appelli al mondo della cultura … non hanno mai smesso di reclamare il loro diritto di essere protagonisti in prima persona della Ricostruzione di L’Aquila.

Leggi il Comunicato del ″Comitato Promotore Legge di solidarietà nazionale per i territori colpiti da disastri naturali″ Continue reading »

«Due anni dopo il 6 aprile 2009. Il centro storico dell’Aquila è lasciato a se stesso, ancora presidiato dai militari. Macerie, transenne, puntelli, abbandono. La stessa situazione riguarda altri quartieri della città, ma senza i militari: si cammina sulle macerie. E fra i terremotati la rabbia lascia posto alla rassegnazione.»

6 aprile 2009, due anni dopo – Un caffè nel mio giardino – di Angelo De Nicola (Il Messaggero)

Legge di iniziativa popolare

Legge di iniziativa popolare

L’Aquila, 12 novembre 2010

Conferenza stampa della Presentazione della Legge di Iniziativa Popolare


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31 luglio: L’Aquila Day. Ovunque bandiere nero-verdi


Anche il popolo viola a L’Aquila

Il 31 luglio 2010 L’AQUILA DAY un giorno dedicato solo all’Aquila e al cratere per ricordare che la situazione è davvero critica un giorno PER L’AQUILA E CON L’AQUILA.
Invitiamo tutti ad esporre sui balconi, sulle finestre, negli uffici, ovunque siate anche su Facebook i… colori dell’Aquila.
Daremo un segno che L’Aquila e gli aquilani non meritano i manganelli.

IL GIORNO DEGLI AQUILANI
Il 31 luglio anche il popolo viola si recherà a L’Aquila.
I partecipanti all’evento verranno accolti dal
Popolo Viola L’Aquila che da subito ha raccolto l’iniziativa partita su facebook e si è attivato per collaborare e renderla reale.
Pulman partiranno da: Salerno con tappa a Napoli, Reggio Emilia con tappa a Bologna,Roma e Trieste.
PROGRAMMA
Raduno a Piazza D’Armi dalle 11:00 luogo dove era stata allestita la più grande tendopoli medializzata e la prima ad essere stata smantellata, disperdendo molti dei residenti fuori dal territorio.
Alle 15:00 partenza per la visita al centro storico di L’Aquila passando per Via XX Settembre e Via del Corso.
Dopo una sosta in
Piazza Duomo, dove si trova il tendone “Riprendiamoci la città” dell’Assemblea Cittadina promotrice della manifestazione del 7 Luglio, si proseguirà suddivisi in gruppi scegliendo liberamente tra visite ai centri storici dei borghi, permanenza nel centro o ascolto dei workshop sui conflitti ambientali e le politiche energetiche in Italia, che si terranno nello spazio autogestito di CaseMatte.
In serata si tornerà tutti in centro per vivere insieme
“Una notte per la città”.
Dalla sera alla mattina per sfidare le ombre lunghe e partecipare all’arrivo di un giorno nuovo con spettacoli, musica e video.
Un grazie speciale anche all’associazione “Cittadini italiani per L’Aquila”

L’organizzazione ha inteso dare prova delle condizioni di vita nella città e nelle immediate vicinanze, a tal proposito si invitano tutti i partecipanti a munirsi di pranzo a sacco anche se vi sono alcuni punti vendita aperti in zona.
Il pernottamento sarà un’immersione nella precarietà della condizione in cui si vive, la popolazione mette cmq a disposizione diverse soluzioni:
- possibilità di piantare la propria tenda
- munirsi di sacco pelo per essere ospitati in posti di ricovero
- ospitalità nelle case per chi ne ha maggiore bisogno
- possibilità di usufrire dei servizi Bed and Breakfast nei dintorni, previa prenotazione

Riferimenti organizzatori per chi richiede e per chi vuole offrire posti:
con tende Francesco 3332256935 – con sacchi a pelo Enza 3397724597 – ospitalità nelle case Alfio 3452712735 – Prenotazioni Bed and Breakfast: Stefania

(fonte   www.6aprile.it)

«C’era una volta una città …
e quella città adesso non c’è più …
Ma i suoi abitanti? …
Le sue pietre palpitano e si ribellano all’oblio …
La“ Città Invisibile” ha lanciato il suo richiamo e tocca a noi adesso ridarle corpo e vita»

La città invisibile – in Italia film in uscita il 30/07/2010

dalla prima pagina de IL CENTRO del 21.7.2010

dalla prima pagina de IL CENTRO del 21.7.2010

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dalla prima pagina de IL CENTRO 18.7.10

La Procura dell’Aquila, nonostante il clima di intimidazioni dei giorni passati, va dritta per la sua strada: chiesto il processo per i 7 indagati che parteciparono alla ormai “celebre?!” riunione del 31 marzo 2009  (Bernardo De Bernardinis, allora  vice capo della Protezione civile, che partecipò alla riunione in sostituzione di G.B. Capo Dipartimento Protezione  Civile che aveva convocato la riunione ma alla quale  non partecipò, Mauro Dolce direttore dell’Ufficio Prevenzione della Protezione civile, Enzo Boschi, presidente dell’INGV, Giuliano Selvaggi direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv, Gian Michele Calvi, sismologo e direttore dell Eucentre di Pavia, «padre» del Progetto case, Claudio Eva ordinario di fisica dell’Università di Genova).

Per tutti e 7 pesanti sono le accuse:

«Sono state fornite dopo la riunione informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosità dell’attività sismica vanificando le attività di tutela della popolazione …

Sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione» anche sotto il profilo dell’informazione. Queste notizie rassicuranti «hanno indotto le vittime a restare nelle case»

E’ quello che hanno da sempre affermato i famigliari degli studenti uccisi tramite le loro Organizzazioni e i loro legali; è quanto viene ribadito per l’ennesima volta in una recente pubblicazione curata dall’ AVUS : “Macerie dentro e fuori”: i genitori attendono GIUSTIZIA PER I LORO FIGLI

Prima Pagina de IL CENTRO 8 luglio
Prima Pagina de IL CENTRO 8 luglio

Così titolava il suo articolo di fondo su IL CENTRO dell’8 luglio Giustino Parisse.

Le sue parole, i suoi interventi sempre pacati, sempre puntuali; sono come macigni  che colpiscono a fondo sempre il nostro animo, perché sono le parole di chi ha vissuto sulla sue pelle tutto il dramma aquilano: un padre, due figli sotto le macerie vogliono tutto il nostro rispetto, tutto il nostro silenzio.

Ma in questi giorni il suo articolo ha scavato a fondo nel nostro animo.
Scrive Giustino Parisse nell’incipit di quell’articolo:

ROMA. C’è un elemento che va subito sottolineato: non sono i volontari della protezione civile a dover avere paura di recarsi all’Aquila – come aveva detto qualche settimana fa il premier – ma sono gli aquilani terremotati che devono aver paura di andare a Roma sotto la casa del presidente del consiglio. Ieri, le manganellate più forti, da parte delle forze dell’ordine ai manifestanti, sono arrivate proprio a due passi da Palazzo Grazioli. Giustino Parisse

E allora come un flusso inarrestabile ci tornano in mente tante immagini, tanti discorsi, i funerali, il pianto dei famigliari, i cortei sotto la pioggia battente del Comitato dei Famigliari degli studenti  che continuano a reclamare giustizi per i loro figli uccisi, le promesse, tante promesse …

NON SARETE DIMENTICATI così il titolo a tutta pagina del Il Centro…nonsaretedimenticati

Ora Loro, gli Aquilani sono sempre più soli, dimenticati … anche selvaggiamente picchiati, come terroristi … e ora criminalizzati mentre esercitavano il loro diritto, quello di urlare tutta la loro rabbia, la loro disperazione …

— L’aquila, tutti avevano detto, risorgerà. Ora “l’Aquila è una città morta”.

La città più ricca di cultura, di bellezza architettonica, di storia di tutto l’Appennino Centrale, l’Aquila di Celestino V  è ridotta a un cumulo di macerie…
“THE GAME IS OVER”: La “LOCATION ABRUZZO” è smantellata, chiusa, non serve più:

«Il Circo ha tolto le tende, tutti a casa …»

A Loro,”Poveracci e disperati” di Aquilani, come dice Giustino P., non resta neanche IL DIRITTO DI PAROLA!!!

Ma per Loro ci sarà sempre la nostra voce a gridare forte:

«GIUSTIZIA PER L’AQUILA!»

prof. Angelo Civitareale



da IL CENTRO

foto pubblicata da IL CENTRO

Carlo Marchi, sessantenne sui “fatti di Roma”

(dal sitowww.controaliseo.it)

”Ho aspettato un giorno, un tempo, prima di prendere una penna e dirmi: Carlo, dove sei stato, cosa hai fatto, hai preso un autobus assieme a tanti altri della tua età, gente che ha 40 e 70 anni, ma Carlo che strada hai fatto, Carlo cosa cerchi, dove vuoi andare oggi che hai 59 anni, Carlo forse hai pensato ai ragazzi, a Santa Maria Paganica, ai tuoi amici che non ci sono più, Carlo dove sei andato?”. Continue reading »

Roma, 7 luglio 2010  Gli Aquilani:  terremotati, sfollati … manganellati!!!

Continua a leggere GUARDA GLI ALTRI VIDEO  → Continue reading »

intervallo from laura rodari on Vimeo.

— Laura Rodari è stata a L’Aquila tra Aprile e Giugno di quest’anno, per informarsi e cercare di dare voce alla gente attraverso le fotografie, ma soprattutto per vedere con i propri occhi quello che leggeva su Internet. Amici e conoscenti, anche se non propriamente disinformati, le chiedevano:
“Ma ci sono ancora le macerie?”

Da questa domanda è nato questo video amatoriale.

roma7luglio

Locandina della Manifestazione 7 luglio 2010 a Roma

L’Aquila chiama Italia Continue reading »

“La città è ancora in piena emergenza, non siamo in condizioni di cominciare a ripagare tasse, tributi, mutui. Ci sono ancora 32 mila sfollati, con un’economia a terra. Non ci sono soldi per la ricostruzione, non ci sono soldi liquidi. E’ assolutamente necessario introdurre una tassa di scopo, un contributo di solidarietà perché non abbiamo una lira”. Massimo Cialente, sindaco di L’aquila
PROTESTA DAVANTI ALLA RAI  guarda i Video della manifestazione Continue reading »
prima pagina de L'Unità 17.06,10

prima pagina de L'Unità 17.06.10

L’AQUILA, FINALMENTE! Il cratere si rivolta

«C’eravamo tutti. La città e il territorio insieme. Dei centomila abitanti del cratere, 20 mila erano presenti. Non si  ricorda una giornata così da moltissimo tempo finita con l’occupazione dell’autostrada 24 per più di un’ora. alcuni autobus della tratta L’Aquila –  Roma non sono potuti partire.
Cittadini, istituzioni, il mondo della scuola, dell’Università, l’Arcidiocesi,  associazioni, movimenti, partiti, sindacati, forze imprenditoriali, dalle banche agli edicolanti e ai pizzaioli.
Una manifestazione nata dal basso, frutto del lavoro svolto, spesso nell’ignoranza se non nella derisione, da cittadini coraggiosi e ostinati che non ci stanno a svendere la loro città e a farsi togliere anche la dignità e il rispetto.
Siamo stati cancellati dalle televisioni del cosiddetto servizio pubblico, che hanno ritenuto più interessante disquisire della Nutella (TG2) o dei danni derivanti dagli interventi estetici (TG1).Sappiano che questo è solo l’inizio.
L’Aquila non si arrende. Dopo un anno questa città e il suo territorio hanno imparato a non ringraziare ma a lottare per i propri diritti. E’ bene che ora tutti – autorità, istituzioni, imprenditori, lo sappiano.Non un passo indietro.»
Comitato 3e32 @ casematte promotore della manifestazione

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