► PEZZI DI CITTA’ di Luca Cococcetta

Donne, bambini, anziani, giovani, tanti giovani …

Sul loro volto c’è gioia, c’è il sorriso di chi ha ritrovato la sua città …

Di chi sa che un giorno, presto,  tornerà e  riempirà con  urla di gioia con tutta la  forza vitale della speranza le vie del  Centro che ora sono mute e sembrano assopite.

Torneranno e allora quelle vie spente, morte, ricolme  di macerie torneranno a vivere.

L’Aquila tornerà a vivere!

di Francesco Paolucci

Gli Aquilani sono tornati più numerosi e combattivi, per appendere simbolicamente le chiavi delle loro case sulle transenne del Corso “espropriato” .

RIPRENDIAMOCI LA CITTA’

vai_rosso al video ► di repubblica.it

Roma, 18 febbraio Montecitorio
Manifestazione dei Terremotati  Aquilan
i

Ghedini contestato, scappa in libreria

vai_rosso ► al video di repubblica.it

Copertina de IL CENTRO del 17 febbraio 2010

Copertina de IL CENTRO del 17 febbraio 2010

Leggi l’articolo:

“Vinto il primo appalto: ferie all’Aquila”

Telefonate tra referenti locali e imprese coinvolte: “Tanta roba”

L’AQUILA. «Primo appalto ok, ferie all’Aquila». Le risate proseguono via sms, quando l’imprenditore abruzzese comunica al suo corrispondente toscano che, sì, la prima bandierina è stata piazzata. E ora ne seguiranno delle altre. Tanto che le ferie toccherà passarle all’Aquila. Questi i contenuti di alcune intercettazioni inserite nel procedimento della procura di Firenze nell’inchiesta su appalti e corruzione. Imprenditori e funzionari pubblici parlano costantemente del sisma in Abruzzo e delle sue opportunità.

«SEI ESCAVATORI». L’imprenditore Francesco De Vito Piscicelli parla con il cognato Pierfrancesco Gagliardi. La telefonata è del 9 aprile. Gagliardi: «…Senti un po’ ma… tu vuoi fare… un bel… un bell’appalto sul lago di Garda… da 7 milioni… o è troppo lontano… è una rottura di c…». Piscicelli: «… No… lascia perdere… mò c’é il terremoto da seguire…». G.: «…Sì, giusto, bisogna concentrarsi lì…». P.: «…Capito? G.: «…Perché lì partono a duemila all’ora adesso… P.: «…Ma già mi hanno chiamato a me…» G.: «…ma veramente? P.: «…Sì, la prossima settimana devo dare sei escavatori… venti camion…». G.: «…Li devi dare…?». P.: «…Sì…». G.: «…così…». P.: «…Sì così funziona nelle emergenze… tutto in economia…». G.: «…Ah!…glieli dai e poi dopo si fa in economia… cioè tot ore, tot al giorno…». P.: «…Sì…sì, sì…». G.: «…Ah…». P.: «…Questo per le emergenze…». G.: «…Uhm, uhm… certo lì adesso ci fanno carne da porco lì…». P.: «…Eh là c’è da ricostruire dieci anni…».

DI NARDO. Il 16 aprile il funzionario ministeriale Antonio Di Nardo informa l’imprenditore Piscicelli che un incontro con Denis Verdini coordinatore Pdl si può organizzare al Circolo della caccia in piazza Fontanella Borghese, a Roma, per restare al riparo da occhi indiscreti. Di Nardo: «…Senti io penso martedì facciamo quell’incontro… quello con Denis… con questo però andiamo al Circolo o no… hai detto così?… non vuole gente che vede…». Piscicelli: «E allora ce ne andiamo al Circolo… noi tre».

SMS: FERIE ALL’AQUILA. Questa l’intercettazione dell’sms che Liborio Fracassi, di Avezzano, direttore tecnico del consorzio «Federico II», il 22 luglio 2009 spedisce all’ indagato Riccardo Fusi presidente della toscana Btp: «Abbiamo vinto il primo appalto: una scuola per 7,3 milioni da consegnare chiavi in mano il 10 settembre. È il primo, gli altri a breve. Ferie all’Aquila».

«LÌ TI CONOSCONO». Fra i politici in contatto con Fusi c’è anche Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale della Toscana, che subito dopo una visita all’Aquila, il 16 luglio, nella quale consegna 500mila euro della sua Regione a Gianni Chiodi, chiama al telefono l’imprenditore. Nencini: «Ascolta bello sto venendo via ora dall’Aquila… ho parlato di te… ma lì sei conosciuto…». Fusi: «Sono conosciuto però murano quegli altri, capito… sì. sì… ma se tu ci metti le mani te è meglio». Nencini fa capire che s’impegnerà per promuovere un incontro.

«TANTA ROBA». Ecco il contenuto di un colloquio tra Liborio Fracassi (Consorzio Federico II) e l’i mprenditore toscano Riccardo Fusi considerato, insieme a Piscicelli e a Vincenzo Di Nardo, tra i «favoriti» del coordinatore nazionale Pdl Denis Verdini. I due parlano dei lavori all’Aquila e in particolare negli immobili Carispaq. Fusi: «Scusi, si è visto con quella persona di Vasto?». Fracassi: «Sì, sono andato, l’ho incontrato, l’ho sentito, ma era impegnato con le elezioni e l’ho richiamato». Fusi: «Va bene, ma lì come va?». Fracassi: «Bene benissimo dico no bene, benissimo». Fusi: «Ah». Fracassi: «Già gliel’ho detto. L’ingegnere Marchetti ci ha firmato il nulla osta». Fusi: «Eh». Fracassi: «Stiamo già preparando tutti i preventivi adesso con la banca. Per cui abbiamo predisposto un po’ tutto… venerdì prossimo il consiglio d’amministrazione ci dà il via a fare sia l’opera dentro a palazzo Branconio che è quella della messa in salvaguardia di tutti i monumenti dentro a quel palazzo tutti affreschi, tutti decori… poi tutti i ponteggi sia del palazzo della banca sia del palazzo Branconio». Fusi: «La perdo, va via la voce». Fracassi: «Comunque c’è tanta roba. Stiamo facendo tanta roba». Fusi: «Bravo».

(Il Centro17 febbraio 2010)

Pericolo infiltrazione della Mafia sulla Ricostruzione a L’Aquila.

A lanciare l’allarme è la Procura DIA:
Olga Capasso, uno dei quattro magistrati assegnati dalla Procura Nazionale Antimafia a quella Distrettuale Abruzzese per rafforzare la squadra che deve lavorare alla prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti legati all’emergenza e alla ricostruzione post-terremoto.
Questo il suo grido d’allarme del magistrato :

“Nel cratere del terremoto è sempre molto forte il pericolo di infiltrazioni di ‘ndrangheta, cosa nostra e, soprattutto, camorra’’.

” Stiamo lavorando.
La cosa difficile è che queste imprese non appaiono in prima persona, hanno tutte il certificato antimafia regolare, però andando a scovare si trova che le quote sociali sono possedute magari da camorristi, oppure che queste imprese che lavorano in Abruzzo e che hanno vinto appalti, sono collegate sistematicamente in Associazione temporanea di impresa con aziende calabresi legate alla ‘ndrangheta, e cosi’ via.
La difficoltà è appunto riuscire a provare  che dietro la faccia pulita di un’impresa in realtà c’é la criminalità organizzata che mangia i soldi della collettività”.

“E’ un allarme che ho fatto presente anche alla Commissione antimafia .E’ un allarme che condividono i miei colleghi che lavorano qui, la difficoltà è riuscire a trovare questi collegamenti perché gli stessi sono molto subdoli, nessuna impresa che è stata sequestrata per collegamenti con la criminalità organizzata ovviamente si presenta qui…Sono tantissime le aziende in odore di criminalità organizzata che hanno operato in questa fase”

Il magistrato ha ricordato  che in collegamento con la Prefettura è stata pronunciata la decadenza di due imprese con la revoca del certificato antimafia per infiltrazioni mafiose negli assetti societari.

Tanti sono gli Aquilani che si trovano alloggiati sulla costa (15.000) o in sistemazione autonoma (4.000) che passeranno il Natale lontano dalla loro città. A loro l’augurio che possano ritornare presto nella loro L’Aquila.

Mentre tutta l’Italia è avvolta da una morsa di gelo, anche L’Aquila si è ammantata da una coltre bianca in un’atmosfera magica di silenzio e pace.
Sembra proprio che dopo le urla di dolore e di pianto la città voglia riposare, per lasciarsi andare ad una religiosa quiete che lenisca per sempre le ferite che il terremoto ha inferto alla sua anima, al suo cuore, il suo Centro storico.

Ma come torna il sole, si diradano le nebbie magiche che sembravano averla voluta rapire in un mondo fiabesco,  quasi a proteggerla per immortalarla in un’eternità dove le sue antiche glorie, i suoi monumenti celebrati in tutto il monda, la sua Arte amata e ammirata per secoli potessero ritornare a vivere di un immoto splendore. Quasi che il suo destino fosse  quello di nutrirsi della stessa  linfa divina che ha immortalato altre città celebri del passato, di cui rimangono che poche vestigia, ruderi che mai potranno ridarci il loro antico splendore…

S.Demetrio * Vigili del fuoco puntellano il Campanile di S.Maria della Raccomandata

S.Demetrio * Vigili del fuoco puntellano il Campanile di S.Maria della Raccomandata

La realtà è però che a L’Aquila la neve gonfia le macerie dei suoi monumenti e palazzi pericolanti che potrebbero avere il loro tracollo definitivo dall’acqua e dal gelo.

S. Demetrio - S.Maria della Raccomandata

S. Demetrio - S.Maria della Raccomandata

In uno eroico sforzo squadre ammirevoli di Vigili del Fuoco continuano indefessamente la loro opera di puntellamento di Chiese, Palazzi e Monumenti.

In tutti c’è certezza: L’AQUILA TORNERA’ A VOLARE!

Sempre a proposito della trasmissione “Terra!”  del 19 novembre condotta da quello che si autodefinisce un autentico giornalista Toni Capuozzo, ho trovato nel blog http://www.shockjournalism.com/blog/ un post interessante di  cui vorrei citare solo alcune righe:

«Ci si dimentica dello slogan  dalle tende alle case quando si ricorda che sono poco più di 5mila, al 20 novembre, gli aquilani che hanno avuto un appartamento nelle spersonalizzanti new town.

Le poche voci fuori dal coro sono comunque presentate come storie edificanti, in un clima di grande operosità e di rinascita.

E Toni Capuozzo può chiudere in bellezza, ribadendo il concetto del piccolo grande successo in Abruzzo.»

Mi verrebbe solo da aggiungere: dopo 7 mesi di tenda, vero record nella storia dei disastri naturali in Italia!!!

Nella nuova sede del Comitato 3e32, le Casematte, sito in una struttura abandonata della Asl nel complesso di Collemaggio, si è tenuta ieri un’affolla assemblea popolare, indetta dalla conferenza dei comitati cittadini, a cui ha partecipato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, l’assessore provinciale Pio Alleva, il cosiglere comunale Giuseppe Bernardi. Presente anche il consigliere regionale dell’Idv, Carlo Costantini.
Era stato invitato anche il presidente della Regione Gianni Chiodi,la presidente della provincia Stefania Pezzopane, il commissario Gaetano Fontana, che però sono stati trattenuti altrove da impegni istituzionali.
Abruzzo24ore tv ha seguito il dibattito. Pubblichiamo un primo pasaggio dell’intervento del sindaco Massimo Cialente, in cui si affronta il problema delle case B e C, per cui i lavori di ristrutturazione vanno a rilento. Cialente denucia: esiste forse un trust di professionisiti che bloccano la ricostruzione accaparrandosi lavori che poi non riescono a svolgere in tempi accettabili.

da Abruzzo24TV

In margine alla trasmissione Terra condotta da Toni Capuozzo il 19 novembre, “Abruzzo24tv” pubblica un interessante intervento di un architetto aquilano che si definisce «uno qualunque. Uno di noi, di questa grande famiglia ferita …», di cui voglio citare solo un breve brano:

” … Parlando di ieri, a proposito della puntata di Terra e parlando a chi l’ha seguita, dico subito che 4.000 contenti su circa 70.000 abitanti non mi sembra un grande risultato, e quando sarà completato l’ultimo di questi disastri urbanistici, i contenti saranno 15.000 a fronte, sempre, dei circa 70.000.”

Per chi volesse leggere tutto l’intervento può cliccare  >>qui

Riporto di seguito il video-trailer della puntata di “Terra” del 20.11.09

Meglio rimboccarci le maniche

Un  gruppo di abitanti di Pescomaggiore, paesino di montagna vicino a L’Aquila, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e ricostruire da subito lì, sul posto,  le loro case distrutte dal sisma  del 6 aprile, senza attendere gli aiuti delle istituzioni, per continuare ad abitare la loro terra ed il loro paese, per ricostruirlo da subito. Hanno ottenuto i terreni in comodato d’uso dai loro concittadini  ed hanno ricostruito le case con tecnologie innovative totalmente ecocompatibili.

L’Aquila deve rinascere: loro la ricostruzione di L’Aquila l’hanno preso alla lettera.

Esempio unico, di cui i mass media non fanno cenno alcuno, forse perché questo progetto fa concorrenza al progetto governativo C.A.S.E. dai costi proibitivi.

Vedi il video

Per conoscere meglio il progetto clicca  >> qui