A dieci mesi dal sisma ancora 6.000 Aquilani “deportati”

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(fonte ilcentro.it)

Intanto continua il dramma per i nuclei familiari composti da due persone e dai single per i quali non è previsto nessuna sistemazione

Tanti sono gli Aquilani che si trovano alloggiati sulla costa (15.000) o in sistemazione autonoma (4.000) che passeranno il Natale lontano dalla loro città. A loro l’augurio che possano ritornare presto nella loro L’Aquila.

Mentre tutta l’Italia è avvolta da una morsa di gelo, anche L’Aquila si è ammantata da una coltre bianca in un’atmosfera magica di silenzio e pace.
Sembra proprio che dopo le urla di dolore e di pianto la città voglia riposare, per lasciarsi andare ad una religiosa quiete che lenisca per sempre le ferite che il terremoto ha inferto alla sua anima, al suo cuore, il suo Centro storico.

Ma come torna il sole, si diradano le nebbie magiche che sembravano averla voluta rapire in un mondo fiabesco,  quasi a proteggerla per immortalarla in un’eternità dove le sue antiche glorie, i suoi monumenti celebrati in tutto il monda, la sua Arte amata e ammirata per secoli potessero ritornare a vivere di un immoto splendore. Quasi che il suo destino fosse  quello di nutrirsi della stessa  linfa divina che ha immortalato altre città celebri del passato, di cui rimangono che poche vestigia, ruderi che mai potranno ridarci il loro antico splendore…

S.Demetrio * Vigili del fuoco puntellano il Campanile di S.Maria della Raccomandata

S.Demetrio * Vigili del fuoco puntellano il Campanile di S.Maria della Raccomandata

La realtà è però che a L’Aquila la neve gonfia le macerie dei suoi monumenti e palazzi pericolanti che potrebbero avere il loro tracollo definitivo dall’acqua e dal gelo.

S. Demetrio - S.Maria della Raccomandata

S. Demetrio - S.Maria della Raccomandata

In uno eroico sforzo squadre ammirevoli di Vigili del Fuoco continuano indefessamente la loro opera di puntellamento di Chiese, Palazzi e Monumenti.

In tutti c’è certezza: L’AQUILA TORNERA’ A VOLARE!