Commissione Grandi Rischi sotto accusa Comando e controllo

A dieci mesi dal sisma ancora 6.000 Aquilani “deportati”

numeri.sfollati.centro

(fonte ilcentro.it)

Intanto continua il dramma per i nuclei familiari composti da due persone e dai single per i quali non è previsto nessuna sistemazione

3 Responses to “L’Aquila 6 aprile 2009 – 6 febbraio 20010”

  1. max scrive:

    Il termine deportati mi fa venire i brividi, mi fa pensare a una tragedia passata, come se si volesse paragonare ciò che è successo brutalmente e volontariamente per mano umana ad un evento catastrofico che purtroppo nessuno può prevedere nè controllare. La cosiddetta “deportazione” è stata purtroppo necessaria per cause di forza maggiore. L’importante è che è stato raggiunto un obiettivo notevole: non ci sono famiglie e/o persone a passare le gelide notti d’ inverno all’ interno delle tende. Purtroppo è difficile tornare alla vita che ognuno conduceva prima del sei aprile, soprattutto per i nuclei composti da meno di tre persone, che sono lontane dalla propria città natale, dal proprio posto di lavoro…tutto ciò non può essere che risolto con il tempo, non è colpa di nessuno. Penso però che sia tanto passare le notti in un “rifugio” sicuro che non sia di tela.

  2. max scrive:

    non so perchè ma il mio commento è stato rimosso

  3. max scrive:

    non è stato rimosso, scusate

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