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fromzero

A due anni e mezzo dalla tragedia del terremoto aquilano le micro web tv italiane, i micromedia iperlocali, i blog e videoblog , le web tv e le web radio universitarie propongono “a rete unificata” From Zero: vita nelle tendopoli, due film da 22 minuti con la vita in tendopoli raccontata attraverso la prima web-series girata da quattro registi italiani nell’inverno 2009 nella tendopoli di Centicolella, prodotta da MOVE production e PULSE media, trasmessa su Al Jazeera English.

Da settembre a dicembre del 2009, la serie di brevi documentari realizzati appositamente per il web hanno raccontato in pillole la vita quotidiana di dodici aquilani della tendopoli di Centicolella della Croce Rossa Italiana, dando vita alla prima serie web italiana: www.fromzero.tv.

In occasione del secondo anniversario del terremoto ecco il DVD con i 25 episodi più salienti della serie web, 25 micro documentari di 3 minuti che compongono la storia di una intera popolazione in tenda, un piccolo diario emozionante di un lungo e difficile periodo. Sono le storie del Bibliobus, di Nicoletta, di Mario e Saleh, Rosa ed Antonello, del cuoco Sergio e tanti altri cittadini. La memoria storica collettiva di una comunità tenace, disponibile sul WEB ma adesso anche in DVD!

La trasmissione, ideata e realizzata dal network delle micro web tv italiane Altratv.tv, verrà trasmessa “a rete unificata” giovedì 6 ottobre 2011 dalle ore 10 e per tutto il giorno su Altratv.tv, su Fromzero.tv e su centinaia di piattaforme. Una diretta online per ricordare sul web la tragedia aquilana e promuovere la vendita di un DVD con le storie dalle tendopoli: 25 episodi nell’Aquila post-sisma. Una memoria storica in vendita online a 12 euro per finanziare il progetto del Bibliobus aquilano, che nei giorni immediatamente successivi al sisma ha percorso migliaia di chilometri per l’entroterra abruzzese distribuendo oltre centomila volumi, grazie alle donazioni degli italiani. Il mezzo oggi raggiunge i nuovi insediamenti cittadini e consegna libri a scuole, università, reparti ospedalieri. Dalle strade di montagna, giovedì 6 ottobre, il Bibliobus attraverserà anche la Rete.

In Abruzzo oggi si contano 29 micro web tv, 23 media iperlocali e una trentina di blog. La sete di informazione è aumentata con la tragedia del terremoto rendendo l’Abruzzo una delle regioni più virtuose nel citizen journalism.

La diretta è promossa Altratv.tv, Tiscali, From Zero, Associazione SqueezeZoom bottega, Senape TV e Bibliobus, MOVE productions e PULSEmedia. Tutti i media che vorranno aderire all’iniziativa per rilanciare la diretta embeddando il player della trasmissione potranno richiedere il codice inviando una mail a info@altratv.tv

Aquilani in Val di Susa

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Prima pagina dell'UNITA' 14.4.2011

Prima pagina dell'UNITA' 14.4.2011

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foto Ansa

Fermate il «processo breve»!

Il Messaggero del 10.04.2011 Cronaca  di L'Aquila

Il Messaggero del 10.04.2011 Cronaca di L'Aquila

Lettera aperta dei familiari delle Vittime del sisma del 6 aprile

«Il processo breve uccide di nuovo i morti aquilani».

Lo scrivono in una  lettera aperta  inviata ai parlamentari di maggioranza i familiari degli studenti  uccisi nel sisma del 6 aprile ( Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente, l’Associazione Vittime Universitarie Sisma e i Familiari Vittime del Convitto Nazionale:

“Il processo breve  è un’altra tragedia per le vittime dell’Aquila. Il giorno in cui passerà la legge sarà nuovamente un lutto cittadino, per noi aquilani e per tutti quei genitori che da tutta Italia avevano mandato i lori figli a studiare all’Aquila e non a morirvi …

“Quelle vite ci sono state strappate dalla illegalità. E il dolore, il lutto, la devastazione hanno sconvolto per sempre l’esistenza dei sopravvissuti. A ciò oggi va aggiunto il decreto legge sul processo breve: esso rappresenterebbe una mannaia sui crolli assassini dell’Aquila, un’amnistia generalizzata per gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro, per i morti di amianto, di uranio, di frane, di alluvioni, per le vittime di Viareggio martoriate dalle ustioni e per molti reati contabili e societari…

“Per opporci a questo scempio e rivendicare il diritto alla giustizia per i nostri morti, saremo mercoledì mattina davanti a Montecitorio con i nostri striscioni e le foto dei nostri cari”.

“Chiediamo agli aquilani di essere con noi”.

«Due anni dopo il 6 aprile 2009. Il centro storico dell’Aquila è lasciato a se stesso, ancora presidiato dai militari. Macerie, transenne, puntelli, abbandono. La stessa situazione riguarda altri quartieri della città, ma senza i militari: si cammina sulle macerie. E fra i terremotati la rabbia lascia posto alla rassegnazione.»

6 aprile 2009, due anni dopo – Un caffè nel mio giardino – di Angelo De Nicola (Il Messaggero)


Xavier Jacobelli intervista Roberta Galeotti (ilcapoluogo.it)

«I NOSTRI FIGLI MORTI SUL LAVORO»

Accorata Lettera Aperta del papà di Ivana, una dei  55  studenti  vittime del sisma del  6 aprile

«Per chi ha perso un giovane figlio studente universitario al terremoto dell’Aquila ogni giorno è il 6 Aprile. Quando apri gli occhi al mattino e inizi a pensare al da farsi quotidiano ti assale la certezza che comunque quello che vuoi veramente è irrealizzabile.»

Angelo Lannutti, papà di Ivana, fa parte dell’Associazione A.V.U.S. (Assocazione Vittime Universitarie del Sisma 6 aprile).
L’Associazione è sempre in prima fila  in ogni circostanza per chiedere giustizia e per tenere viva  la memoria dei loro figli ed  ha promosso numerose iniziative, come la manifestazione dell’ 11 settembre  2009 davanti Palazzo Chigi a Roma;  ha pubblicato il  libro, in collaborazione con il giornalista Umberto Braccilli,   «Macerie dentro e fuori».

Nella circostanza della pubblicazione del libro   Angelo Lannutti dichiarò:

« Perché questa ripetizione continua di scosse?

Perché l’Aquila è zona sismica ?

La storia lo dimostra ?

Ogni 300 anni accade o no un terremoto devastante?

Hanno detto che erano scosse benefiche …Hanno sbagliato»

Questa la sua lettera aperta per il 6 aprile:

«Due anni dopo. Il 6 Aprile è imminente. È il secondo anniversario della morte di mia figlia, ma è per gli altri, non per me o per quelli che stanno nella mia stessa condizione. Per chi ha perso un giovane figlio studente universitario al terremoto dell’Aquila ogni giorno è il 6 Aprile. Quando apri gli occhi al mattino e inizi a pensare al da farsi quotidiano ti assale la certezza che comunque quello che vuoi veramente è irrealizzabile. Continue reading »

nonsaretedimenticatiL’AQUILA. Presentato, ieri mattina, il calendario delle manifestazioni promosse dal Comitato familiari vittime Casa dello studente, Avus e vittime Convitto nazionale, per la seconda ricorrenza del terremoto del 6 aprile. «Abbiamo invitato» ha spiegato Antonietta Centofanti portavoce degli organizzatori «Comitati di tutta Italia per costituire un Comitato nazionale sulle illegalità. Per ora hanno aderito le associazioni “Un’altra storia Rita Borsellino” “Familiari Vittime di mafia-Sonia Alfano”, “Legal Time” e “Vittime forze armate”. Annamaria Cialente ha ribadito che il clou delle iniziative sarà la fiaccolata «alla quale invitiamo tutti a partecipare. Comunque le nostre vittime del terremoto non devono essere ricordate solo nell’anniversario del sisma, ma sempre». Questo il programma per il 5 aprile. Dalle ore 16 alle 23 nel tendone di piazza Duomo: alle 16.30 «Storie d’Italia, incontro con i Comitati dei familiari di vittime di illegalità, con testimonianze e letture tratte dal volume a cura di Luca D’Ascanio «E lieve sia la terra: 24 scrittori per i morti del terremoto in Abruzzo». Alle 20.30 proiezione di un cortometraggio della durata dieci minuti. Poi la fiaccolata. Il concentramento è previsto intorno alle 23,30 del 5 aprile alla Fontana luminosa. Si andrà poi verso via Castello, viale Tagliacozzo, via Strinella, viale Collemaggio, e villa comunale per poi salire a piazza Duomo intorno alle 3. Ci saranno molte bandiere con i colori neroverdi della città e bandiere del Giappone in segno di solidarietà con la tragedia del popolo nipponico. A prescindere da queste iniziative ve ne sono altre collaterali. Il 4 aprile, alle 15, in Piazza Duomo, incontro con i vigili del fuoco in collaborazione con il Comitato 3e32. Il 5 aprile 2011 alle 11, in Piazza Duomo installazione della mostra denominata «Temporary».

(fonte IL CENTRO 29.3.11)

Iniziative per il 5 e 6 Aprile :
Conferenza Stampa  COMITATO VITTIME CASA DELLO STUDENTE, AVUS, COMITATO 3e32

«UN VIAGGIO NEI TERRITORI DELLA CITTÀ PIÙ MISTIFICATA D’ITALIA»

Il 6 aprile 2011 uscirà il film di Paolo Pisanelli “Ju Tarramutu”,, su

“la città più ‘mediatizzata’ e mistificata d’Italia, i cui abitanti sono stati totalmente esclusi dalle scelte politiche riguardanti il loro futuro”.

Guarda il trailer  ↓
Guarda il   CALENDARIO PROIEZIONI e gli ESTRATTI VIDEO DEL FILM →

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Legge di iniziativa popolare

Legge di iniziativa popolare

Le 309 Vittime del Sisma del 6 aprile, i Genitori, i Parenti, gli Amici dei 55 Studenti uccisi per l’incuria di chi li doveva proteggere, la Città di L’Aquila, il suo Centro Storico , i suoi Monumenti, le sue Chiese, le sue case, i suoi cittadini, tutto l’Aquilano, tutto l’Abruzzo, tutti coloro che si sono battuti per un anno e mezzo per la Rinascita della Città e hanno preso solo manganellate e denunce … meritano rispetto anche da chi non è degno di rappresentare il nostro Paese .images

Le scuse tardive, i ripensamenti, gli aggiustamenti di tiro, i “volevo dire un’altra cosa” non servono …

Rimangono le parole,  che sono macigni che percuotono la coscienza  di chi ha veramente e solamente a cuore il Bene di L’Aquila e fanno sanguinare.

Il ricordo di quella Notte tremenda è ancora vivo e non potrà mai essere cancellato

L’Aquila è una tragedia nazionale; molti ancora stentano a rendersene conto


L’Aquila a pezzi, tu, ‘na notte nera,

pare ‘nu sognu ma ‘ssa bbotta è vera
tutt’ è ruinatu ma tu sci’ la storia
‘na paggina da scrie pe’ lla memoria.
Chi s’è sarvatu mo’ te’ tanti strazzi
tra lle macerie ‘e chiese e de palazzi
la ggente che qua e là sta sbriricata
non vone cchiù vedette renfasciata!

Ju sole ch’è rrescitu mantoma’
m’ha fattu recorda’ com’eri bbella
ce vo’ ju tempu non sarrà ddoma’
ma tinghi rebbrilla’ come ‘na stella!

Non scroscia l’acqua cchiù da lle fundane
non sento de sonane le campane,
ju strusciu, ji quatrani e la cagnara
svejamme vojo da ‘sta notte amara.
Mo’ cchiù de prima ji’ te vojo bbene
fatte spari’ vurria tutte le pene
firita tu sarrài remarginata
me tengo recorda’ che sci’ renata!

Titolo del componimento: “Me tengo recorda’ che sci’ renata”
La musica è stata composta dal M° Camillo Berardi
I versi sono della poetessa Giuliana Cicchetti Navarra

(fonte 6aprile.it)

intervallo from laura rodari on Vimeo.

— Laura Rodari è stata a L’Aquila tra Aprile e Giugno di quest’anno, per informarsi e cercare di dare voce alla gente attraverso le fotografie, ma soprattutto per vedere con i propri occhi quello che leggeva su Internet. Amici e conoscenti, anche se non propriamente disinformati, le chiedevano:
“Ma ci sono ancora le macerie?”

Da questa domanda è nato questo video amatoriale.

futuratoit 21 giugno 2010 — Il terremoto del 6 aprile 2009 nel ricordo dei giornalisti. Siamo andati sul posto per capire come è stata raccontata la tragedia, qual è il ruolo e l’importanza dell’informazione. Abbiamo intervistato Giustino Parisse, che quella notte ha perso i figli, Luigi Vicinanza, direttore del quotidiano Il Centro, Nicola Marini di Rai Abruzzo, Paolo Mastri del Messaggero.
Servizio di Leopoldo Papi e Laura Preite

prima pagina de L'Unità 17.06,10

prima pagina de L'Unità 17.06.10

L’AQUILA, FINALMENTE! Il cratere si rivolta

«C’eravamo tutti. La città e il territorio insieme. Dei centomila abitanti del cratere, 20 mila erano presenti. Non si  ricorda una giornata così da moltissimo tempo finita con l’occupazione dell’autostrada 24 per più di un’ora. alcuni autobus della tratta L’Aquila –  Roma non sono potuti partire.
Cittadini, istituzioni, il mondo della scuola, dell’Università, l’Arcidiocesi,  associazioni, movimenti, partiti, sindacati, forze imprenditoriali, dalle banche agli edicolanti e ai pizzaioli.
Una manifestazione nata dal basso, frutto del lavoro svolto, spesso nell’ignoranza se non nella derisione, da cittadini coraggiosi e ostinati che non ci stanno a svendere la loro città e a farsi togliere anche la dignità e il rispetto.
Siamo stati cancellati dalle televisioni del cosiddetto servizio pubblico, che hanno ritenuto più interessante disquisire della Nutella (TG2) o dei danni derivanti dagli interventi estetici (TG1).Sappiano che questo è solo l’inizio.
L’Aquila non si arrende. Dopo un anno questa città e il suo territorio hanno imparato a non ringraziare ma a lottare per i propri diritti. E’ bene che ora tutti – autorità, istituzioni, imprenditori, lo sappiano.Non un passo indietro.»
Comitato 3e32 @ casematte promotore della manifestazione

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