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Hotel Rigopiano, la memoria storica di Farindola: “Evento catastrofico imprevedibile, in passato mai cadute valanghe così”

Dalla mia casa materna e paterna, situata a 600 mt. s.l.m., a 2 km da Farindola, si vede l’intera catena meridionale del Gran Sasso d’Italia, dal Monte Siella al Colle Arcone. Il Monte Siella, da dove è partita la valanga del 18 gennaio che ha colpito il Resort Gran Sasso “Il Vate”, mi è Continue reading »

«Il “buco” che va da Montereale all’Aquila è stato riempito solo in parte. Potremmo aspettarci, nell’area a Continue reading »

Considerazioni sull’evoluzione della crisi sismica aquilana del 2009-2017
Antonio Moretti – MeSVA, Università dell’Aquila

Vedi anche:
VIDEO: TERREMOTO, INTERVISTA AL GEOLOGO MORETTI

Già dai giorni immediatamente successivi ai terremoti dell’Aquila del 6 e del 10 aprile 2009 si era venuta a delineare la possibilità del propagarsi della deformazione alle strutture adiacenti verso NW e verso SE. È ben noto infatti, ed anche intuitivo, che un terremoto Continue reading »

Il terremoto che distrusse L’Aquila il 2 Febbraio 1703, giorno della Candelora, è stato generato dalla faglia del Monte Marine, a ridosso di Pizzoli e Barete.
In seguito agli studi svolti sugli effetti del sisma è stato stimato che la magnitudo del terremoto sia stata di circa 6.7 gradi della scala Richter, il che lo rende il più forte terremoto noto alle fonti storiche che abbia interessato il settore aquilano dell’Appennino centrale. Continue reading »

Tonino

Tonino

Enza

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12963644_10153389888007541_1049928797604155471_nFiaccolata della memoria!
Si svolgerà questa sera come gli altri anni la fiaccolata per ricordare le 309 vittime innocenti, per non dimenticare una tragedia che coinvolge tutti noi come comunità aquilana, ma che riguarda tutto il paese, perchè la sicurezza e la prevenzione sono importanti per la nostra incolumità!
Il percorso:
Il corteo risalirà lungo via XX Settembre, sfilando davanti a molti dei luoghi simbolo della tragedia, in primis la Casa dello studente sotto le cui macerie morirono 8 ragazzi. Una sorta di “via crucis” davanti agli edifici crollati. A mezzanotte è previsto l’arrivo in Piazza Duomo dove verranno letti i nomi delle 309 vittime del sisma. A Mezzanotte e mezzo nella chiesa di San Giuseppe Artigiano (via Sassa), la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila, Giuseppe Petrocchi.
(foto Ciccia Luciani)

L‘AQUILA: – Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha disposto, attraverso un’ordinanza, la proclamazione del lutto cittadino per l’intera giornata di mercoledì’ 6 aprile, settimo anniversario del sisma.

Il documento dispone “l’esposizione delle bandiere, negli edifici pubblici, listate a lutto, per non dimenticare – come si legge nel testo del documento – e per contrassegnare quanto e’ ancora vivo e presente in ciascuno il dolore per le tante vite cadute sotto le macerie del sisma”.

Disposto, inoltre, il divieto, “nelle vie e nelle piazze del luogo di svolgimento delle iniziative programmate dall’amministrazione comunale, di tutte le attività‘ che possono intralciare l’afflusso delle persone e il contestuale divieto delle attivita’ ludiche e ricreative in contrasto con il carattere luttuoso della ricorrenza”. In segno di lutto e in ricordo delle vittime del sisma gli esercizi commerciali e i locali pubblici resteranno chiusi dalle 9.30 alle 11.30 del 6 aprile.

Attraverso l’ordinanza il sindaco invita inoltre tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive, nonche’ le altre pubbliche amministrazioni, a partecipare alle iniziative promosse dal Comune, nonché’ ad esprimere, in forme da decidersi autonomamente, la propria partecipazione in ricordo delle vittime.

Un invito particolare e’ rivolto ai dirigenti scolastici, affinché’ promuovano iniziative di riflessione “per non dimenticare negli istituti di istruzione di ogni ordine e grado”. Il Corpo di Polizia Municipale presiederà‘ agli eventi programmati in alta uniforme, scortando sui luoghi di svolgimento degli stessi il Gonfalone comunale.

Sisma L’Aquila: ieri la manifestazione per non dimenticare, da telefonata Bertolaso “mistificazione mediatica”

La telefonata che l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso fece il 30 marzo 2009 all’ex assessore regionale Daniela Stati e’ stata al centro dell’iniziativa “Tutti convocati per una giustizia italiana che non dimentichi la strage del 6 aprile”, tenutasi ieri pomeriggio nel piazzale di fronte l’auditorium di Renzo Piano, al Parco del Castello dell’Aquila. Continue reading »

Vittime terremoto 6 aprile 2009

Vittime terremoto 6 aprile 2009

«Per L’Aquila, per gli Aquilani, per rimuovere un’ombra dalla sua storia»: chiaro il messaggio di alcuni familiari delle vittime del sisma del 6 aprile 2009 che per il prossimo 30 marzo promuovono ‘Tutti convocati’, manifestazione allargata ad altre associazioni, anche non aquilane.
Promotori, Vincenzo Vittorini, Pier Paolo Visione, Maurizio Cora e Massimo Cinque. «Per una Giustizia italiana che non dimentichi la strage dell’Aquila del 6 aprile 2009 – affermano in una nota -. Noi ci saremo per stare insieme con dignità, portando il simbolo di una rosa, affinché l’indifferenza, la prepotenza ed il silenzio di alcuni non macchino oltremisura la storia della città dell’Aquila, e violentino i valori di civiltà e di giustizia che sentiamo nostri fino a prova contraria».
L’appuntamento è per le 17, nel piazzale dell’Auditorium del Parco e sulla scalinata del Forte Spagnolo di L’Aquila. (ANSA)

“Bertolaso sindaco? Qui ha fatto solo danni”

Pubblicato il: 22/02/2016 16:01

Bertolaso, ma non ti vergogni neanche un po’ ?”.

A scriverlo, in una lettera rivolta ai cittadini romani, sono il Comitato 3e32 /CaseMatte, Appello per L’Aquila, Link Studenti Indipendenti L’Aquila, Unione degli Studenti L’Aquila, Legambiente L’Aquila, Asilo Occupato L’Aquila.

Nella missiva, che segue le dichiarazioni di Guido Bertolaso – candidato sindaco al Campidoglio per il centrodestra – che ha definito Roma una città “terremotata”, le associazioni si rivolgono ai romani.

“Cari romani, con questa lettera vorremo cercare di raccontarvi brevemente tutti i danni, le speculazioni e le ingiustizie che ha causato Guido Bertolaso sul nostro territorio: L’Aquila”, scrivono. Il 30 marzo 2009, una settimana prima del terremoto, Bertolaso organizzò la commissione grandi rischi all’Aquila, ricordano. “Per effetto di questa ‘operazione’ molte persone sono rimaste serene nelle proprie case la notte del terremoto”, sottolineano.

“Fin da subito dopo il terremoto, Bertolaso, commissario per l’emergenza, ha utilizzato i suoi poteri per ostacolare in tutti i modi la partecipazione e l’autorganizzazione della popolazione – proseguono – vietando assemblee e volantinaggi nelle tendopoli, trasferendo metà della popolazione in altre città e in altre regioni, e reprimendo ogni tipo di protesta, grazie alla complicità del prefetto e vice commissario Franco Gabrielli”.

“Con le palazzine del Progetto Case e le sue 19 ‘new town’ Bertolaso ha sostanzialmente contribuito alla devastazione del territorio aquilano – sostengono – occupando circa 460 ettari fuori città (più dell’estensione del centro storico aquilano) e favorendo, grazie alla deroga sugli appalti dovuta all’emergenza, le imprese che hanno costruito tali alloggi ad un costo intorno ai 3mila euro a metro quadro”. E, ancora, proseguono le associazioni, “dopo 5 anni in alcuni di questi Progetti Case antisismici sono crollati i balconi e senza che ci fosse bisogno di un terremoto”.

“Il nostro è un appello ai romani (e a tutta Italia) – aggiungono – questi personaggi appartenenti alla classe politica, che si definiscono come ‘tecnici’ o ‘bipartisan’ in realtà nascondono la peggiore politica”.
Fonte adnkronos.com