Torna a L’Aquila Jacona con il suo programma “Presadiretta” sul Terremoto a L’Aquila (“TERRAVIOLATA”): è sempre scomodo denunciare la cattiva conduzione della Ricostruzione, ma il vero giornalimo non si tira mai indietro
Da “GLI INTOCCABILI” (LA7 del 25.01.12): « MI RACCOMANDO:TIENI LA BARRA FERMA!»
L’Aquila, 25 gennaio
L’udienza odierna ha risentito molto del clima di grande rabbia che si è diffuso tra i parenti delle vittime del sisma, dopo la pubblicazione delle intercettazioni che hanno riguardato il capo della Protezione Civile
I NOSTRI FIGLI CARNE DA MACELLO
23 gennaio 2012
Intervista di M.L.Busi a TheLaQtv.
La giornalista, volto noto del Tg1, nel febbraio del 2010 fu clamorosamente contestata dai Comitati Cittadini durante un suo reportage per TG7 su L’Aquila.
Quell’ ‘espisodio l’ha profondamente segnata ed è stato uno dei motivi determinanti delle sue dimissioni dal TG1 di Minzolini, come lei ha espressamente dichiarato nella lettera di dimissioni.
Da quel 10 febbraio del 2010 non ha cessato di tornare di tanto in tanto a L’Aquila.
L’AQUILA. 23 GENNAIO 2012
Nuovo manifesto del movimento della Locomotiva sui muri della città. “Vergogna” scrive il movimento in riferimento alle intercettazioni tra l’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e l’ex assessore regionale alla Protezione Civile Daniela Stati con le quali Bertolaso annunciava la riunione della commissione a L’Aquila per soli scopi mediatici e per rassicurare la gente in preda alla paura a causa di uno sciame sismico che durava da mesi. il terremoto del 6 aprile 2009 provocò la morte di 309 vittime innocenti.
Donna infaticabile, l’abbiamo conosciuta fin dalle prime ore di quel tragico 6 aprile del 2009, si è battuta fino all’estremo per restituire GIUSTIZIA ai giovani vittime della Casa dello Studente, tra i quali Davide, suo nipote, animatrice del Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente, sempre in prima fila in ogni manifestazione per denunciare i ritardi e l’incuria dello Stato, oggi è stata colta da sdegno, stupore e amarezza come tanti di noi nell’ascoltare la registrazione della telefonata allucinante del 30 marzo 2009 dell’allora capo della Protezione Civile, di professione medico pediatra.
Questa la sua risposta al cinismo degli uomini di Stato:
►’Lo Stato non può seppellire ciò che uccide. Questo pensammo quel venerdì 10 aprile del 2009 e decidemmo di riportare il nostro ragazzo, appena 19 anni, a “casa”, rifiutando la vetrina mediatica e indecente dei funerali…di Stato.
Oggi l’ennesima sconvolgente intercettazione testimonia che quella fu una scelta giusta e lucida, pur se dolorosa, perché la solitudine rende il dolore ancora più aspro.
Ho pena di questa città ferita, vilipesa, attraversata da corsari di ogni fatta e di ogni credo che saccheggiano, derubano, ridono nella notte, pensando agli affari o manovrano per accaparrarsi la benevolenza dei potenti.Come fece il signor Bertolaso che la mattina dei “solenni” funerali si affaticava, rozzamente, per recuperare “un posto in prima fila” al salvatore della patria di turno: l’ex premier, intrufolato tra i familiari delle centinaia di vittime innocenti, assassinate dalla indifferenza, dalla incuria, dalla superficialità , dalla tracotanza di chi avrebbe dovuto, invece, predisporre misure di prevenzione, tra cui anche una corretta informazione ai cittadini.
“Li faccio venire a L’Aquila o da te o in Prefettura, a me non me ne frega niente” Dice Bertolaso alla Stati, neo assessora alla Protezione Civile, annunciando l’invio di un gruppo di sapienti – La Commissione Grandi Rischi – per “mettere a tacere qualche imbecille”. E aggiunge “E’ più una operazione mediatica, hai capito?”.
Ma la morte non è mediatica, la morte è l’assenza di chi ami, una assenza “per sempre”, che ti sconvolge la vita.
Bertolaso dovrà tornare a L’Aquila ai primi di febbraio per essere interrogato nell’ambito del processo alla Commissione Grandi Rischi. Come affronterà lo sguardo di chi quella notte ha perso ciò che aveva di più caro?
Antonietta Centofanti
L’Aquila, 20 gennaio 2012
Si è svolto oggi la prima udienza del processo per il crollo di due palazzine in Via Luigi sturzo, in cui perirono 21 persone, tra le quali Tonino Colonna.

Tonino Colonna
Il processo era stato rinviato alla data odierna per un cavillo burocratico.
Nell’udienza di oggi si sono costituite parti civile altre due famiglie in aggiunta alle 16 iniziali.
I due filoni d’inchiesta del crollo delle due palazzine dei n. civici 33 e 39 di Via L.Sturzo sono stati accorpati in un unico processo, che è stato aggiornato al 27 aprile.
I motivi del rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro colposo dell’architetto e progettista di entrambi gli edifici (ormai ottantacinquenne …) sono noti: calcestruzzo scadente, carenze costruttive, numero di staffe delle armature insufficienti, errori di calcolo e di verifica antisismica.
L'Aquila 12 gennaio 2012
Il Comitato 3e32 lancia il suo "j'accuse" sul suo sito http://www.3e32.com/
Non abbiamo dimenticato il periodo della “gestione Bertolaso” qui a L’Aquila, nell’immediato post-terremoto.
Il periodo del “miracolo”, del divieto di assemblea e volantinaggio, dei pass per andare a trovare un tuo amico in un’altra tendopoli, del divieto di cioccolata e caffè (sembra uno scherzo!) a Piazza d’armi, del divieto d’ingresso per i giornalisti e le telecamere, degli striscioni proibiti o strappati, della presa in giro del “dalle tende alle case” finita con migliaia di persone spostate negli alberghi lontano da L’Aquila, nascondendo il proprio fallimento con le minacce (“smontiamo i bagni e le mense”), l’ipocrisia (gli irriducibili) e la violenza (Piazza d’armi). continua a leggere > Continue reading »
Il processo per omicidio plurimo e disastro colposo nei confronti dei 7 componenti della commissione Grandi Rischi (Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi; Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione Civile; Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e.; Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova; Mauro Dolce, direttore dell’Ufficio rischio sismico di Protezione civile), è giunta all’undicesima udienza.
La prossima udienza, prevista a febbraio, sarà ascoltato l’allora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, assente all’udienza del 12 gennaio

Studenti vittime del 6 aprile
309 vittime … sono morti una seconda volta!
1 gennaio 2012
A Mille giorni dal terremoto questa è L’Aquila del “miracolo che stupirà il mondo” !!!
CaseMatte Collemaggio 26 Ottobre 2010
Raffaele Colapietra (storico aquilano) parla dell’Aquila e degli aquilani
Così parlava lo storico aquilano Raffaele Colapietra 15 mesi fa.
Oggi le sue parole sono drammaticamente attuali.
Il video è stato pubblicato da 3e32) MediaCrewCaseMatte il 27 ottobre 2010!
Il miglior augurio per la Rinascita dell’Aquila

Mamifesto del Movimento aquilano LA LOCOMOTIVA
L’Aquila, 2 gennaio 2012
Il tribunale ha così deciso l’ennesimo rinvio dell’udienza per il processo per il crollo della palazzina di Via Rossi: nel crollo persero la vita 17 persone (tra loro Daniela Bortoletti e Martina Di Battista di Torre de’ Passeri (Pe).
Quello che resta della palazzina di via Rossi
Il motivo del rinvio? I 2 Superperiti, docenti universitari, nominati dai giudici non hanno consegnato la perizia loro commissionata nei tempi prescritti e “una serie di intoppi li hanno costretti a chiedere una proroga”.

Martina e Daniela
I genitori delle vittime possono attendere …!!!
Peccato che “i loro intoppi” sono stati perdere - per incuria di chi li doveva proteggere – il loro bene più grande: i figli !!!