«I NOSTRI FIGLI MORTI SUL LAVORO»
Accorata Lettera Aperta del papà di Ivana, una dei 55 studenti vittime del sisma del 6 aprile
«Per chi ha perso un giovane figlio studente universitario al terremoto dell’Aquila ogni giorno è il 6 Aprile. Quando apri gli occhi al mattino e inizi a pensare al da farsi quotidiano ti assale la certezza che comunque quello che vuoi veramente è irrealizzabile.»
Angelo Lannutti, papà di Ivana, fa parte dell’Associazione A.V.U.S. (Assocazione Vittime Universitarie del Sisma 6 aprile).
L’Associazione è sempre in prima fila in ogni circostanza per chiedere giustizia e per tenere viva la memoria dei loro figli ed ha promosso numerose iniziative, come la manifestazione dell’ 11 settembre 2009 davanti Palazzo Chigi a Roma; ha pubblicato il libro, in collaborazione con il giornalista Umberto Braccilli, «Macerie dentro e fuori».
Nella circostanza della pubblicazione del libro Angelo Lannutti dichiarò:
« Perché questa ripetizione continua di scosse?
Perché l’Aquila è zona sismica ?
La storia lo dimostra ?
Ogni 300 anni accade o no un terremoto devastante?
Hanno detto che erano scosse benefiche …Hanno sbagliato»
Questa la sua lettera aperta per il 6 aprile:
«Due anni dopo. Il 6 Aprile è imminente. È il secondo anniversario della morte di mia figlia, ma è per gli altri, non per me o per quelli che stanno nella mia stessa condizione. Per chi ha perso un giovane figlio studente universitario al terremoto dell’Aquila ogni giorno è il 6 Aprile. Quando apri gli occhi al mattino e inizi a pensare al da farsi quotidiano ti assale la certezza che comunque quello che vuoi veramente è irrealizzabile. Continue reading »