1997-2017 Principali terremoti nel Centro Italia Campotosto, la diga, gli agricoltori e l’Enel

“RIEMPITE IL LAGO” :questo il grido di protesta delle associazioni di allevatori e agricoltori di Campotosto dopo la decisione presa di abbassare del 40 % circa della quota del lago, come riporta il quotidiano on line 6aprile.it:

Riempire di nuovo il lago di Campotosto”. La richiesta arriva dall’associazione Ascam (Allevatori, commercianti, produttori, artigiani e piccole imprese del comune di Campotosto) e dalla locale amministrazione comunale, che hanno firmato una nota congiunta.
I referenti dell’appello sono il consigliere comunale Ercole Di Girolami e il presidente dell’Ascam Rinaldo D’Alessio.
“Vogliamo porre all’attenzione delle autorità il disagio in cui versano le attività produttive del territorio, e in generale, l’intero comune di Campotosto a seguito del sisma del 18 gennaio scorso.
Dopo il terribile terremoto che ha reso inagibile quasi il 90 per cento delle strutture, si è reso necessario l’abbassamento della quota del lago di circa il 40 per cento per far fronte al panico diffusosi nella popolazione della vallata del Vomano a seguito delle inesatte dichiarazioni da parte della Commissione Grandi rischi, la quale aveva addirittura paventato un effetto Vajont.
A seguito di un incontro tra l’amministrazione comunale, nelle persone del vicesindaco Gaetana D’Alessio e del consigliere
Ercole Di Girolami con l’Enel, si è avuta la rassicurazione, da parte dell’ente produttore di energia, nonché concessionario
delle acque, circa la tenuta e la sicurezza delle dighe.
Addirittura l’Enel haasserito di aver effettuato delle prove di resistenza sismica sulle dighe stesse con magnitudo di ben oltre il settimo grado Richter.
Fatta luce sulla sicurezza e resistenza delle dighe, rimane l’interrogativo sulla quota bassa del lago.
Attualmente il livello dell’acqua è sceso a tal punto che la parte di lago sottostante Campotosto è completamente asciutta, andando a pregiudicare l’habitat di zona umida che rendeva quell’ambiente unico e irripetibile. L’acqua bassa pregiudica non solo le caratteristiche del territorio, ma anche tutta l’economia locale.
In particolare, la pesca professionale e sportiva, il filone fotografico, gli sport acquatici, la fruizione del turismo itinerante, la mitigazione del clima, la scomparsa di uccelli migratori, la scomparsa del coregone, eccellenza locale, che in un piccolo specchio d’acqua avrebbe più difficoltà a riprodursi e diventerebbe facile cibo per i pesci predatori, la scomparsa della flora acquatica.
Tutto questo senza considerare che l’Enel è la più grande industria presente sul territorio, attorno alla quale ruota una quota dell’economia locale. A questo punto si auspica un ritorno alla normalità, con un’eventuale ricollocazione rapida delle attività commerciali, legate alla certezza paesaggistica di un lago che deve tornare alla sua condizione pre-sisma.
Una volta danneggiato il territorio, qualcuno dovrà pagare!

(FONTE www.6aprile.it)

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