aquila_processo_breve_casa_studente_ansaDonna infaticabile, l’abbiamo conosciuta fin dalle prime ore di quel tragico 6 aprile del 2009,  si è battuta fino all’estremo per restituire GIUSTIZIA ai giovani vittime della Casa dello Studente, tra i quali Davide, suo nipote, animatrice del Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente, sempre in prima fila in ogni manifestazione per denunciare i ritardi e l’incuria dello Stato, oggi è stata colta da sdegno, stupore e amarezza come tanti di noi nell’ascoltare la registrazione della telefonata allucinante del 30 marzo 2009 dell’allora capo della Protezione Civile, di professione medico pediatra.

Questa la sua risposta al cinismo degli uomini di Stato:

►’Lo Stato non può seppellire ciò che uccide. Questo pensammo quel venerdì 10 aprile del 2009 e decidemmo di riportare il nostro ragazzo, appena 19 anni, a “casa”, rifiutando la vetrina mediatica e indecente dei funerali…di Stato.

Oggi l’ennesima  sconvolgente intercettazione testimonia che quella fu una scelta giusta e lucida, pur se dolorosa, perché la solitudine rende il dolore ancora più aspro.
Ho pena di questa città ferita, vilipesa, attraversata da corsari di ogni fatta e di ogni credo che saccheggiano, derubano, ridono nella notte, pensando agli affari o manovrano per accaparrarsi la benevolenza dei potenti.

Come fece il signor Bertolaso che la mattina dei “solenni” funerali si affaticava, rozzamente, per recuperare “un posto in prima fila” al salvatore della patria di turno: l’ex premier,  intrufolato tra i familiari delle centinaia di vittime innocenti, assassinate dalla indifferenza, dalla incuria, dalla superficialità , dalla tracotanza di chi avrebbe dovuto, invece,  predisporre misure di prevenzione, tra cui anche una corretta informazione ai cittadini.

“Li faccio venire a L’Aquila o da te o in Prefettura, a me non me ne frega niente” Dice Bertolaso alla Stati, neo assessora alla Protezione Civile, annunciando l’invio di un gruppo di sapienti – La Commissione Grandi Rischi – per “mettere a tacere qualche imbecille”. E aggiunge “E’ più una operazione mediatica, hai capito?”.

Ma la morte non è mediatica, la morte è l’assenza di chi ami, una assenza “per sempre”, che ti sconvolge la vita.

Bertolaso dovrà tornare a L’Aquila ai primi di febbraio per essere interrogato nell’ambito del processo alla Commissione Grandi Rischi. Come affronterà lo sguardo di chi quella notte ha perso ciò che aveva di più caro?

Antonietta Centofanti

L’Aquila, 20 gennaio 2012

Si è svolto oggi la prima udienza del processo per il crollo di due palazzine in Via Luigi sturzo, in cui perirono 21 persone, tra le quali Tonino Colonna.

Tonino Colonna

Tonino Colonna

Il processo era stato rinviato alla data odierna per un cavillo burocratico.

Nell’udienza di oggi si sono costituite parti civile altre due famiglie in aggiunta alle 16 iniziali.

I due filoni d’inchiesta del crollo delle due palazzine dei n. civici 33 e 39 di Via L.Sturzo sono stati accorpati in un unico processo, che è stato aggiornato al 27 aprile.

I motivi del rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e disastro colposo dell’architetto e progettista di entrambi gli edifici  (ormai ottantacinquenne …) sono noti: calcestruzzo scadente, carenze costruttive, numero di staffe delle armature insufficienti, errori di calcolo e di verifica antisismica.

Studenti vittime del 6 aprile

Studenti vittime del 6 aprile

309 vittime … sono morti una seconda volta!

L’Aquila, 2 gennaio 2012

Il tribunale ha così deciso l’ennesimo rinvio dell’udienza per il processo per il crollo della palazzina di Via Rossi: nel crollo persero la vita 17 persone (tra loro Daniela Bortoletti e Martina Di Battista di Torre de’ Passeri (Pe).

viarossiQuello che resta della palazzina di via Rossi

Il motivo del rinvio? I 2 Superperiti, docenti universitari,  nominati dai giudici non hanno consegnato la perizia loro commissionata nei tempi  prescritti e “una serie di intoppi li hanno costretti a chiedere una proroga”.

Daniela e Martina

Martina e Daniela

I genitori delle vittime possono attendere …!!!

Peccato che “i loro intoppi” sono stati perdere  - per incuria di chi li doveva proteggere – il loro bene più grande: i figli !!!

nonsaretedimenticati

Aggiornata al 21 febbraio 2012 l’udienza per il processo del crollo della palazzina di via Poggio Santa Maria, dove sono rimaste sepolte 19 persone, tra le quali Enza Terzini.

Il motivo del rinvio il decesso dell’unico indiziato Luigi Marrone di 96 anni

Enza Terzini

Enza Terzini

Lo strazio dei genitori delle giovani vittime  non ha fine.La giustizia è sempre più lontana.

L’Aquila, 15 ottobre 2011

3a Udienza del Processo "Grandi Rischi"

3a Udienza del Processo “Grandi Rischi”

Con le prime drammatiche testimonianze, è entrato nel vivo il processo contro la Commissione Grandi Rischi.

Alla presenza di Boschi, i familiari delle vittime hanno apertamente denunciato l’atteggiamento rassicurante mostrato dai componenti la Commissione nella ormai famosa riunione del 31 marzo 2009, che ha indotto moltissimi aquilani a trascurare le  più elementari precauzioni dai pericoli imminenti del sisma.

“Andate a dormire tranquilli!!!!”

Da quel sonno non si sono più risvegliati

Segui il processo su abruzzo24ore.tv

TVUNO L’AQUILA – Al via la seconda udienza del processo alla commissione grandi rischi: presenti in aula tre dei sette indagati Enzo Boschi, Bernardo De Berardinis, Mauro Dolce. Ascoltati, nel corso dell’udienza, i primi test tecnici dal Giudice del tribunale Marco Billi.

Via Luigi Sturzo dopo il sisma

Via Luigi Sturzo dopo il sisma

Anche il  processo per il crollo di Via Luigi Sturzo è stato rinviato al 20 gennaio 2012 per un difetto di notifica.

Cresce la protesta dei familiari delle vittime, lasciti soli a combattere una dura battaglia per ottenere GIUSTIZIA PER I LORO FIGLI

Nel crollo di due palazzine ( civico 33 e 39) morirono 29 persone:

Tonino Colonna

Tonino Colonna

tra le vittime Tonino Colonna.

I  crolli delle due palazzine di  via Luigi Sturzo e  di 11 edifici nelle zone vicine ( tutti edifici in cemento armato costruiti tra il 1950 e il 1965, gli anni in Italia del boom edilizio …!!!),  ci siano state 135 vittime, il 45 per cento del totale delle vittime del terremoto del 6 aprile.

Ieri la commemorazione dei due anni e 1/2 del tragico evento del  sisma, oggi la beffa del rinvio

MA LA GIUSTIZIA PER QUESTI GIOVANI A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO NON PUO’ ESSERE RINVIATA

NON SARETE DIMENTICATI.

Due anni e mezzo dopo IN MEMORIA DI DUE ANGELI

Tonino Colonna

Tonino Colonna

«… i nostri ragazzi sono stati traditi e ingannati proprio da quelle istituzioni che li avrebbero dovuti proteggere.

Istituzioni che hanno messo costantemente in luce il loro basso profilo morale e la loro mancanza di senso del dovere e del rispetto umano.

Ma la mente vola a quella notte …

Mentre si scavava venivano fuori le vostre cose, gli abiti, le scarpe, gli oggetti, il vostro tempo, le vostre giovani speranze.

Mi ricordo un pallone, una colomba, mi ricordo la tua mano Tonino e la tengo sul mio cuore

La famiglia Colonna

( dal libro Macerie dentro e fuori,pubblicato dall‘Associazione A.V.U.S. Aprile 2009, pg. 136)

Enza Terzini

Enza Terzini

«Ma … alle 3,32 i sogni di biologia e ricercatrice si proiettano fuori da questa vita.

Entro nella vita eterna e quel vestito bello scelto per la festa di mia sorella l’ho portato via con me, per la mia festa, lontano dalle tristezze e bruttezze del terremoto»

(Macerie dentro e fuori, Associazione A.V.U.S. Aprile 2009, pg. 104)

Per il crollo della palazzina di Via Poggio santa Maria, in cui persero la vita 19 persone tra le quali Enza Terzini, nessuno pagherà.

Enza Terzini

Enza Terzini

Unico imputato è un anziano imprenditore di Scoppito (L’Aquila), che non può essere processato a causa dell’età avanzata (95 anni!): questo è quanto affermato dalla perizia depositata oggi e che sarà discussa nell’udienza del 25 novembre.

L’anziano imprenditore è l’unico indiziato del crollo della palazzina perche’ nel corso degli anni sono morti tutti gli altri responsabili della costruzione della palazzina:ingegneri e architetti.

Il crollo di via Poggio Santa Maria ha rappresentato uno dei momenti più drammatici del Sisma del 6 aprile: per 48 ore tutta la cittadina di Tocco si è stretta intorno ai genitori di Enza nell’illusoria speranza che Enza fosse ancora viva sotto le macerie.

Assente la Grande Stampa e i maggiori Media italiani

Commissione Grandi Rischi 31 marzo 2009

Commissione Grandi Rischi 31 marzo 2009

GIUSTIZIA, solo GIUSTIZIA : è questo quello che vogliono i familiari degli Studenti vittime del Terremoto.

Guarda il video di ABRUZZO24ORE.TV sul page-rsh (1)Summit della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009

L’AQUILA.

Dopo la pausa estiva riprendono i processi per i crolli del 6 aprile.

Si inizia venerdì 16 settembrecon il processo per il crollo del palazzo di Via D’Annunzio.

Nel crollo del palazzo di via D’Annunzio sono morte 13 persone. Sotto accusa, per i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni,un ingegnere e un tecnico.

Le altre udienze riguardano:

1) VIA XX SETTEMBRE 79. Fissata al 19 settembre  la perizia disposta dal giudice sul crollo del palazzodi via XX Settembre 79.

Nove sono state le vittime. Gli indagati  sono sette.

2) COMMISSIONE GRANDI RISCHI. E’ il procedimento più atteso, quello che ha maggiormente coinvolto gli Aquilani e l’opinione pubblica italiana.

Imputati sono tutti e sette i componenti della Commissione Grandi Rischi, che parteciparono alla riounione del 31 marzo 2009, quando tutta la popolazione aquilana era ormai all’estremo per lo stress  di  mesi e mesi di scosse di terremoto.

Quella riunione si concluse, si sa, con un nulla di fatto e un sostanziale messaggio di ottimismo che si rivelò fatale sei giorni dopo . Il  20 settembre si terrà la prima udienza.C’è molta attesa per questo processo, tenacemente voluto dai familiari dei giovani studenti universitari, che quella notte andarono a dormire tranquillizzati: “tanto non sarebbe successo nulla…”

Il processo ha preso le mosse dalla denuncia dell’ aquilano Antonio Valentini che per primo sollevò accuse sulle «affermazioni rassicuranti che hanno fuorviato la gente», il cosiddetto «mancato allarme».

3) VIA STURZO. Venerdì 7 ottobre prima udienza per il crollo di via Luigi Sturzo 39, dove morirono 21 persone. L’unico imputato è uno dei progettisti dell’edificio, di 85 anni. Anche in questo processo si parla di «calcestruzzo scadente,  carenze costruttive consistenti nel numero minimo di staffe di collegamento delle armature, errori di progetto e di calcolo».

4) VIA ROMA 18. Venerdì 28 ottobre Tre ingegneri e un costruttore dovranno rispondere dell’accusa di lesioni e cooperazione in disastro colposo.

5) CASA DELLO STUDENTE. Undici gli imputati per Il crollo della Casa dello Studente, dove sono state spezzate otto giovanivite.

Le immagini drammatiche del crollo della Casa dello Studente sono certamente quelle che maggiormente hanno segnato le nostre coscienze e difficilmente potranno essere dimenticate.

Grande forza combattiva hanno mostrato i familiari delle Vittime della Casa dello Studente: con il Comitato da loro fondato all’indomani del 6 aprile sono

sempre stati  in prima fila, insieme all’Avus, in ogni manifestazione,sotto la neve o con la pioggia, in questi 2 anni e mezzo  a  tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla Tragedia Aquilana, puntando il dito accusatorio contro quelle Autorità che dovevano proteggere i loro figli e non lo hanno fatto.

6) VIA POGGIO S.MARIA: 19 le vittime. Unico imputato un 95enne imprenditore.

7) CONVITTO NAZIONALE. Il 29 novembre riprende il processo per il crollo del Convitto nazionale che ha stroncato la vita a tre giovani ragazzi. Gli imputati sono 2.

Segui le inchieste sul Terremoto nella cronca de IL CENTRO


GIUSTIZIA PER TUTTE QUESTE GIOVANI VITTIME A CUI E’ STATO RUBATO IL FUTURO!

A.C.

L’AQUILA. Tutti a giudizio i componenti della Commissione grandi rischi aquila_processo_breve_casa_studente_ansache il 31 marzo 2009 si riunì all’Aquila.
La prima udienza di svolgerà a L’Aquila il 20 settembre.

«Oggi e’ una data importante nella storia della giurisprudenza in quanto per la prima volta vengono tratti a giudizio componenti di una commissione scientifica che aveva il dovere giuridico di valutare attentamente il rischio sismico.

A ciascuno di loro era noto che L’Aquila era una zona sismica, erano noto a ciascuno di loro che c’erano stati terremoti distruttivi preceduti da sciame sismico, era noto la vulnerabilita’ di molti edifici del centro storico e dei paesi limitrofi, tutto avrebbe dovuto indurre ad una diversa valutazione del rischio che non vuol dire certo prevedere il terremoto.

Invece dalle loro dichiarazioni  e’ emerso un messaggio rassicurante che ha indotto molti a scegliere di restare nelle proprie abitazioni tipo casa dello studente ove hanno trovato la morte otto studenti e alcuni subito lesioni, di qui la condotta penalmente rilevanete che sara’ portato al vaglio del magistrato giudicante.

Oggi e’ altresi  una data storica per L’Aquila perche’ si iniziera’ a dare una prima risposta ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime del 6 aprile del 2009»

Wania Della Vigna legale di parte civile (fonte Abruzzo24ore.TV)

LEGGI LA MEMORIA DEL PM della Procura de L’Aquila

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6 aprile 2011 L'Aquila

Enza Terzini

Enza Terzini



nonsaretedimenticatiL’AQUILA. Presentato, ieri mattina, il calendario delle manifestazioni promosse dal Comitato familiari vittime Casa dello studente, Avus e vittime Convitto nazionale, per la seconda ricorrenza del terremoto del 6 aprile. «Abbiamo invitato» ha spiegato Antonietta Centofanti portavoce degli organizzatori «Comitati di tutta Italia per costituire un Comitato nazionale sulle illegalità. Per ora hanno aderito le associazioni “Un’altra storia Rita Borsellino” “Familiari Vittime di mafia-Sonia Alfano”, “Legal Time” e “Vittime forze armate”. Annamaria Cialente ha ribadito che il clou delle iniziative sarà la fiaccolata «alla quale invitiamo tutti a partecipare. Comunque le nostre vittime del terremoto non devono essere ricordate solo nell’anniversario del sisma, ma sempre». Questo il programma per il 5 aprile. Dalle ore 16 alle 23 nel tendone di piazza Duomo: alle 16.30 «Storie d’Italia, incontro con i Comitati dei familiari di vittime di illegalità, con testimonianze e letture tratte dal volume a cura di Luca D’Ascanio «E lieve sia la terra: 24 scrittori per i morti del terremoto in Abruzzo». Alle 20.30 proiezione di un cortometraggio della durata dieci minuti. Poi la fiaccolata. Il concentramento è previsto intorno alle 23,30 del 5 aprile alla Fontana luminosa. Si andrà poi verso via Castello, viale Tagliacozzo, via Strinella, viale Collemaggio, e villa comunale per poi salire a piazza Duomo intorno alle 3. Ci saranno molte bandiere con i colori neroverdi della città e bandiere del Giappone in segno di solidarietà con la tragedia del popolo nipponico. A prescindere da queste iniziative ve ne sono altre collaterali. Il 4 aprile, alle 15, in Piazza Duomo, incontro con i vigili del fuoco in collaborazione con il Comitato 3e32. Il 5 aprile 2011 alle 11, in Piazza Duomo installazione della mostra denominata «Temporary».

(fonte IL CENTRO 29.3.11)

Iniziative per il 5 e 6 Aprile :
Conferenza Stampa  COMITATO VITTIME CASA DELLO STUDENTE, AVUS, COMITATO 3e32

quello che resta  del palazzo in Via Campo di Fossa

quello che resta del palazzo in Via Campo di Fossa

Nei giorni scorsi i consulenti nominati dalla Procura hanno depositato le perizie: “Elaborati dei progetti originali carenti nei contenuti e nella forma rispetto le normative vigenti dell’epoca”. E ancora: “Difformità del piano di posa delle fondazioni rispetto a quanto previsto nel progetto originario, dimensioni ridotte delle travi”. Per i periti l’edificio risalente al 1963 «presenta un’errata concezione dello schema strutturale resistente alle azioni sismiche ed evidenti carenze di calcolo». Secondo gli esperti tali errori hanno reso l’edificio «vulnerabile dal punto di vista sismico proprio nella direzione in cui si è manifestato il terremoto dello scorso anno»
(Il Messaggero 10 giugno 2010)

Due edifici gemelli: uno ancora in piedi, anche se con notevoli danni, dove si sono salvati tutti; l’altro , del quale non è rimasto niente, è stato la tomba di 26 vittime, il crollo più tragico del  sisma.

Via Campo di Fossa dopo il sisma

Via Campo di Fossa dopo il sisma

Via Campo di Fossa oggi

Via Campo di Fossa oggi