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Sulmona, 18 aprile

Guardie Ambientali d'Italia rimuovono i rifiuti

Guardie Ambientali d'Italia rimuovono i rifiuti dall'Eremo di Sant'onofrio

Sant’Onofrio è l’Eremo- simbolo di Sulmona,

è l’Eremo scelto da Pietro da Morrone,
futuro Papa Celestino V
per il suo ritiro da eremita nel 1293

dopo aver dimorato in diversi luoghi della Maiella,  dove aveva ripristinati antichi eremi:  S.Spirito a Maiella,  S.Bartolomeo in Legio presso Roccamorice (Pe)…

Qui il 18 luglio 1294 una delegazione portò a Pietro da Morrone il Decreto di elezione a Pontefice.

Da qui partì il 25 luglio il corteo papale di Pietro da Morrone alla volta di Collemaggio a L’Aquila per essere consacrato Papa col nome di Celestino V il 29 agosto 1294.

Urna di Celestino V, salvata dal terremoto ed esposta a S.Panfilo 1.09.09

Urna di Celestino V, salvata dal terremoto ed esposta a S.Panfilo 1.09.09

A Sulmona sono tornate dopo 716 anni , il 1 settembre 2009 le sue spoglie mortali, salvate miracolosamente sotto le maceri del crollo dell’Abside del Collemaggio nel terremoto del 6 aprile,  per essere esposte per tutto il mese di settembre nella Cattedrale di S.Panfilo, prima tappa della “Peregrinatio”  nell’Anno Giubilare Celestiniano 800 anni dalla nascita di San Pietro Celestino V (2009 Agosto 2010).

Il ritorno dell’Urna contenente le sue spoglie mortali e l’annunciata visita del Pontefice per il prossimo mese di luglio, hanno suscitato in città una forte emozione e un risveglio intenso per il culto di questo Santo che è nel cuore di ogni abitante della Valle Peligna e dell’Orfento.

Oggi 18 aprile si è svolta una significativa manifestazione, promossa dall’associazione “Agenda 21″: ripulire l’Eremo di S.Onofrio dai rifiuti abbandonati tra l’incuria e l’ indifferenza generale lungo la strada che dall’Abbazia di Celestino V  conduce all’Eremo di Sant’Onofrio.

Una montagna di rifiuti, quintali di immondizia,  ormai quasi “sepolti” e ricoperti dalla vegetazione e dagli arbusti,  che più di 100 volontari dell’Associazionismo di Sulmona e della Valle Peligna hanno raccolto, armati di carriole  (anche loro come i cugini Aquilani!), guanti, pale e .. tanto amore per l’Eremo e la loro Città.

s.onofrio4

All’inizio della giornata ecologica,
il gruppo provinciale “Guardie Ambientali d’Italia”,

guidate dal Presidente Giuseppe Larosa, hanno illustrato le modalità di raccolta dei rifiuti e la necessità del loro riciclaggio.

Roberta Polce, Guardia Ambientale d’Italia, ha ricordato che

-Sono necessari 5 anni per smaltire una gomma da masticare, 400 per una bottiglia di vetro, addirittura 5.000 per una bottiglia di plastica

Basterebbe solo questo per farci riflettere su quanta responsabilità abbiamo nei confronti delle generazioni future.

Grande la soddisfazione di Cinzia Curini di “Agenda 21″, promotrice della manifestazione , che ha voluto ringraziare tutti i giovani e quanti hanno risposto con generosità all’invito di ripulire l’Eremo di Celestino V.

Eremo celestiniano di Sant'Onofrio

Eremo celestiniano di Sant'Onofrio

La speranza di ognuno è che le Amministrazioni locali si facciano carico della necessità che queste manifestazioni non siano destinate a durare l’arco di una giornata, ma che diventino il pungolo per un’azione di radicale bonifica di tutto l’ambiente circostante non solo dell’Eremo di Sant’Onofrio, ma di tutta la Valle Peligna, per restituirle quella che è la sua vera autentica vocazione: essere  il cuore di quella che una volta, negli anni ‘90,  veniva definita la “REGIONE VERDE” d’Italia, l’Abruzzo.

prof. Angelo Civitareale

One Response to “Sulmona – PuliAMO l’Eremo di Celestino V”

  1. Antonio Storace scrive:

    Ill.mo Prof. Angelo, sicuramente le Sue affermazioni non interesseranno minimamente l’Amministrazione Comunale di Sulmona, basti osservare lo spettacolo indecente dei cassoni dell’immondizia lungo le strade cittadine, oltretutto maleodoranti anche vuopti poichè non vengono mai lavati. Figuriamoci se i nostri amministratori possano pensare ai rifiuti che incivili cittadini osano gettare sui sentieri di montagna.
    Meno male che, come al solito, sono presenti encomiabili volontari, a cui va il mio personale ringraziamento, che spesso si adoperano a svolgere compiti che funzionari, lautamente pagati, dovrebbero risolvere. La saluto distintamente, sperando con l’illusione, che le cose che succedono in questa città, comincino a prendere una strada diversa, e che si mettano definitivamente da parte, oltre i funzionari incapaci, anche coloro che finora hanno pensato a coltivare il proprio orticello.

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